Fridays For Future: le agevolazioni fiscali sui combustibili fossili sono una follia in termini di politica climatica!
Fridays For Future protesterà a Vienna il 17 maggio 2025 contro i sussidi ai fossili e chiederà riforme rispettose del clima.

Fridays For Future: le agevolazioni fiscali sui combustibili fossili sono una follia in termini di politica climatica!
Durante l'odierno discorso sul bilancio del ministro delle Finanze Marterbauer al Burgtheater di Vienna, il movimento per la protezione del clima Fridays For Future ha inscenato una protesta. Questa campagna mirava ad attirare l’attenzione sull’elevata spesa per i combustibili fossili e chiedeva di sfruttare l’attuale crisi di bilancio per annullare le agevolazioni fiscali all’industria dei combustibili fossili. Econotizie riferisce che è stata lanciata una petizione per chiedere al ministro delle Finanze di porre fine ai sussidi dannosi per il clima.
Sofia Scherer di Fridays For Future ha criticato la spesa per i combustibili fossili, che non solo porta a danni climatici ma potrebbe anche essere associata a multe in seguito. Secondo l'istituto KONTEXT, se i tre sussidi ai trasporti venissero riformati in modo socialmente giusto si potrebbero risparmiare 1,04 miliardi di euro all'anno. Particolarmente discutibile è apparsa la spesa prevista di 70 milioni di euro per la costruzione di un gasdotto, la cui rilevanza è già discutibile.
Critica ai sussidi fossili
Laila Kriechbaum, portavoce di Fridays For Future Austria, ha definito “negligente” il mantenimento dei privilegi per gli oleodotti. Ha sottolineato che è necessario un maggiore impegno da parte dei decisori politici per affrontare i sussidi ai fossili, soprattutto in un momento in cui l’Austria ha bisogno di risparmiare denaro. Il Ministero delle Finanze ha tempo fino a domani, 18 maggio, per presentare un piano di riforma della produzione di combustibili fossili.
Nel contesto della crisi climatica, è essenziale una trasformazione del sistema economico ed energetico. Un’analisi condotta dall’Istituto austriaco per la ricerca economica (WIFO), effettuata per conto della BMK, ha dimostrato che il volume dei sussidi controproducenti per il clima non è cambiato negli ultimi anni, nonostante alcuni progressi nella consapevolezza della crisi climatica. Il BMK sottolinea che tali sussidi devono essere individuati ed eliminati per contrastare efficacemente la crisi climatica.
Volume del sussidio in dettaglio
In media negli ultimi anni il volume dei sussidi controproducenti per il clima in Austria è stato compreso tra 4,1 e 5,7 miliardi di euro. Di questo, il 61% riguarda misure nel settore dei trasporti, il che corrisponde a circa 2,5 – oltre 4 miliardi di euro. Circa tre quarti di questi sussidi ai trasporti riguardano il trasporto stradale, mentre un quarto è ripartito tra trasporto aereo e marittimo. Inoltre, circa il 38% del volume totale dei sussidi, che corrisponde a circa 1,6 miliardi di euro, va alla produzione e al consumo di energia. L'agricoltura beneficia solo di un importo di 28 milioni di euro, ovvero meno dell'1% del volume totale.
Nel complesso, questi dati mostrano un ampio margine di azione per ridurre gli oneri finanziari causati dai sussidi controproducenti per il clima, in particolare per le normative di competenza nazionale.