Insolvenza Kika/Leiner: 1.350 posti di lavoro a rischio!

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Le insolvenze e il loro impatto sui dipendenti: diritti, prerogative e misure di tutela in caso di chiusura di aziende.

Insolvenzen und deren Auswirkungen auf Arbeitnehmer: Rechte, Ansprüche und Schutzmaßnahmen im Fall von Unternehmensschließungen.
Le insolvenze e il loro impatto sui dipendenti: diritti, prerogative e misure di tutela in caso di chiusura di aziende.

Insolvenza Kika/Leiner: 1.350 posti di lavoro a rischio!

L'insolvenza del negozio di mobili Kika/Leiner è ormai certa: dopo il fallimento dei tentativi di trovare un investitore, 17 filiali verranno chiuse. Di conseguenza, 1.350 dipendenti perderanno il lavoro, come riportato dalla Credit Protection Association nel 1870. Sebbene i salari siano garantiti fino alla fine dell’anno, l’incertezza per i dipendenti è palpabile. Il curatore fallimentare Volker Leitner ha sottolineato in una comunicazione ufficiale che le scorte esistenti vengono ora vendute ed è in corso l'esame degli ordini aperti dei clienti. I clienti dovrebbero essere informati sui risultati il ​​9 dicembre.

Approfondimenti sugli aspetti giuridici dell'insolvenza

Sulla base delle informazioni di legaladvisordeutschland.de Diventa chiaro quali diritti hanno i dipendenti in una situazione del genere. Le richieste di retribuzione devono essere registrate nei confronti del curatore fallimentare; Ciò garantisce che i dipendenti possano ricevere almeno una parte del salario dovuto nonostante il fallimento. Di norma, l’ufficio di collocamento paga i soldi per l’insolvenza fino a tre mesi di salario arretrato. Le iscrizioni devono essere effettuate in tempo, altrimenti le richieste potrebbero essere perse.

Il negozio di mobili guarda indietro a un momento difficile, aggravato dalle incertezze economiche e dalle conseguenze della pandemia di COVID-19. In questo caso, non potrebbe esistere un piano sociale per attutire il disagio sociale, il che priva i dipendenti dell’opportunità di ricevere ulteriore sostegno durante il periodo di transizione. Resta da vedere come si svilupperà la situazione e quali misure possono ancora essere adottate per i dipendenti interessati.