Innovazioni nel welfare sociale: la Bassa Austria punta a controlli e regole più severi!
Matthias Zauner del VPNÖ chiede norme più severe in materia di assistenza sociale nella Bassa Austria. Le nuove misure mirano ad un’armonizzazione a livello nazionale.

Innovazioni nel welfare sociale: la Bassa Austria punta a controlli e regole più severi!
Nella Bassa Austria si attendono ampie modifiche alla legislazione in materia di previdenza sociale. Matthias Zauner, direttore statale della VPNÖ, spiega che il modello previsto dovrà servire da “limite superiore” per la standardizzazione a livello nazionale. Secondo vienna.at, la versione modificata della legge sull'attuazione della previdenza sociale verrà votata giovedì nella prossima sessione del parlamento regionale. La nuova normativa dovrebbe entrare in vigore già nel 2026.
Una misura centrale dell'emendamento è il previsto inasprimento delle sanzioni per il rifiuto di un lavoro ragionevole. In futuro il diritto all'aiuto sociale in caso di rifiuto del lavoro sarà dimezzato per almeno tre mesi, mentre prima il periodo era di sole quattro settimane. Inoltre la riduzione viene prorogata di quattro settimane in caso di ulteriori violazioni degli obblighi. Se la prestazione viene soppressa, dovrebbe essere introdotto un periodo di attesa di sei mesi prima che il diritto alle prestazioni sociali venga nuovamente esercitato.
Controlli e sanzioni più severi
Le misure previste comprendono anche controlli più severi per prevenire possibili abusi dell'assistenza sociale. In questo contesto si valutano sanzioni fino a 5.000 euro per chi fornisce false informazioni o occulta redditi e patrimoni. Coloro che non pagano la multa rischiano una pena detentiva sostitutiva fino a sei settimane. Verrà inoltre introdotta una sanzione minima di 200 euro. Queste riforme fanno parte del programma “Stop agli abusi sociali!” iniziativa, che ha già raccolto oltre 5.000 firme per migliorare la percezione dei benefici sociali e, soprattutto, a beneficio dei bisognosi, come riferisce meinkreis.at.
Zauner critica la pratica esistente a Vienna che, ad esempio, ha permesso ad una grande famiglia siriana con undici figli di ricevere prestazioni sociali per circa 9.000 euro, mentre nella Bassa Austria ricevono solo circa 2.900 euro. Ciò dimostra le grandi differenze nelle entrate dell’aiuto sociale tra i Länder federali: a Vienna, più di 149.200 persone, circa il 7,3% della popolazione, hanno ricevuto assistenza sociale nel 2024, mentre nella Bassa Austria erano solo poco meno di 11.700 persone, ovvero lo 0,7% della popolazione.
Armonizzazione nazionale dell’assistenza sociale
Il governo regionale guidato dalla governatrice Johanna Mikl-Leitner vede l'imminente modifica come un passo verso un orientamento mirato del sistema sociale. L’obiettivo è che il sostegno arrivi dove è più necessario. Secondo statistics.at, la statistica dell'assistenza sociale comprende attualmente sei Länder federali che hanno attuato entrambe le normative. Un'armonizzazione completa dell'aiuto sociale a livello nazionale è quindi una preoccupazione centrale del governo della Bassa Austria.
Con questi cambiamenti globali la Bassa Austria si dimostra pioniera in Austria, ma la discussione sull’utilità e la necessità di tali misure continuerà sicuramente.