Processo Rushdie: Attacco all'autore: una lotta per la sopravvivenza!
Due anni dopo l'aggressione a Salman Rushdie, il suo aggressore è sotto processo. Il processo solleva interrogativi sull'intento omicida e sulla sicurezza degli autori.
Processo Rushdie: Attacco all'autore: una lotta per la sopravvivenza!
Il famoso scrittore Salman Rushdie, che è stato nel mirino degli estremisti islamici per decenni a causa delle sue opere controverse, è stato brutalmente attaccato durante un evento a Chautauqua, New York, il 12 agosto 2022. Hadi Matar, 24 anni, ha fatto irruzione sul palco e ha pugnalato Rushdie almeno dieci volte con un coltello. Queste scene sono state osservate e riprese in video da numerosi testimoni, aumentando notevolmente le prove contro Matar. L'aggressore, originario del New Jersey, si è dichiarato non colpevole mentre l'accusa cerca, sulla base delle prove, di mettere in dubbio la sua intenzione di ridurre una possibile pena detentiva. Rischia più di 30 anni di carcere con l'accusa di tentato omicidio e aggressione aggravata Giornale della Germania meridionale riportato.
Durante il processo, Rushdie raccontò le gravi ferite subite. Inizialmente non si era accorto di essere stato accoltellato, ma pensava di essere stato colpito. È stato "molto doloroso e pericoloso", ha detto Rushdie, la cui vista è stata permanentemente persa da un occhio. Il coltello dell'aggressore gli ha reciso il nervo ottico, lasciandolo cieco da un occhio e costringendolo a indossare sempre occhiali con lenti oscurate. Rushdie ha parlato di come gli effetti duraturi delle sue ferite non siano solo fisici: "Non sono più energico come una volta", ha detto l'autore. Ciò evidenzia le cicatrici psicologiche e fisiche a lungo termine che l'attacco gli ha inflitto. Ha anche scritto delle sue esperienze nel suo libro “Knife: Thoughts After an Attempted Murder”, pubblicato nell’aprile 2024. il piccolo giornale aggiunto.