Massacro nella chiesa congolese: scoperti oltre 70 corpi!

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Nel Congo orientale sono stati scoperti oltre 70 corpi in una chiesa, soprattutto donne, bambini e anziani; Responsabili i ribelli islamici.

Massacro nella chiesa congolese: scoperti oltre 70 corpi!

Nella Repubblica Democratica del Congo un crimine raccapricciante avvenuto in una chiesa della zona di Lubero ha suscitato orrore. Le organizzazioni umanitarie riferiscono che più di 70 cadaveri, alcuni dei quali legati e decapitati, sono stati ritrovati in un luogo di culto. Questa sconvolgente scoperta è stata confermata dall'organizzazione umanitaria cattolica ACN e dai partner locali dell'organizzazione Open Doors, che hanno identificato il gruppo ribelle islamico Allied Democratic Forces (ADF) come presunti autori. Si ritiene che le vittime, per lo più donne, bambini e anziani, siano state rapite tre giorni prima nel vicino villaggio di Maiba, secondo un rapporto di Katpress è menzionato.

La scioccante scoperta nell’est della Repubblica Democratica del Congo dimostra la violenza in corso nella regione, caratterizzata da gruppi armati. I corpi, scoperti il ​​15 febbraio, potrebbero essere ostaggi morti durante il loro straziante viaggio per mano delle forze ribelli. Secondo Aiuto alla Chiesa che Soffre, gli ostaggi sono spesso costretti a compiere lunghi viaggi a piedi, che spesso finiscono con la morte. Questa situazione è particolarmente allarmante poiché il territorio di Lubero si trova nella provincia del Nord Kivu, dove scoppiano regolarmente combattimenti tra varie milizie, tra cui le ADF e le forze governative. Come Notizie dal Vaticano ha riferito che la violenza in questa regione ricca di risorse ha già provocato lo sfollamento di oltre mezzo milione di persone in Congo.

Il regno del terrore delle ADF

La situazione nel Nord Kivu resta tesa, soprattutto dopo la recente cattura del capoluogo di provincia Goma da parte del gruppo ribelle M23, che opera anche con il sostegno del vicino Ruanda. La violenza determinata delle ADF e di altri gruppi armati sta aumentando l’insicurezza nella regione e mettendo a dura prova la già fragile situazione di sicurezza. Le persone che cercano di sopravvivere in questo ambiente pericoloso vedono sempre più la loro esistenza minacciata dall’intensificarsi dei combattimenti tra l’esercito congolese e le milizie islamiste.