Trump minaccia: senza il rilascio degli ostaggi si scatenerà l’inferno!

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Trump parla della situazione degli ostaggi nel conflitto di Gaza mentre Israele e Hamas combattono per un cessate il fuoco. I reinsediamenti pianificati stanno causando controversie a livello internazionale.

Trump minaccia: senza il rilascio degli ostaggi si scatenerà l’inferno!

I tesi negoziati sulla liberazione degli ostaggi del conflitto di Gaza si trovano ad affrontare una svolta decisiva. Mentre il presidente degli Stati Uniti Trump ha sottolineato in una conferenza stampa che Israele ha il controllo della situazione e ha lasciato intendere che ci sarebbero state conseguenze disastrose se gli ostaggi rimanenti non fossero stati rilasciati, il militante islamico Hamas ha rinviato a tempo indeterminato la prossima trattativa sugli ostaggi. Ciò ha portato ad un aumento massiccio della pressione sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu affinché liberasse gli ostaggi ancora in custodia, mentre il ministro della Difesa Israel Katz ha messo in massima allerta i militari, poiché i rapporti di Vienna.

Ritiro militare e presa di ostaggi

L'esercito israeliano si è ritirato desolatamente da una sezione strategicamente importante della Striscia di Gaza, il corridoio Netzarim, in seguito al rilascio di altri ostaggi di Hamas, tra cui l'estremamente emaciato Eli Sharabi. Questo ritiro ha suscitato indignazione in Israele perché quando gli ostaggi sono stati rilasciati, sarebbero stati fatti sfilare da combattenti di Hamas incappucciati e costretti a ringraziarli. Il presidente Izchak Herzog ha denunciato questa produzione come “cinica e crudele”. ND attualmente afferma.

In totale, dall'inizio del cessate il fuoco sono stati rilasciati 16 dei 33 ostaggi. Questa situazione ancora critica è aggravata dallo stress emotivo dei parenti e il governo viene percepito come titubante. Si prevede che altri ostaggi verranno liberati nei prossimi giorni, mentre Israele ha contemporaneamente liberato 183 prigionieri palestinesi. Proseguono i colloqui su una possibile estensione del cessate il fuoco in Qatar, dove le delegazioni israeliane stanno spingendo per un accordo per liberare i restanti 76 ostaggi e raggiungere una pace definitiva.

In mezzo a questo blocco, i funzionari di Hamas criticano Israele per aver indebolito gli accordi e usato “sporchi trucchi” mentre la pressione politica e le preoccupazioni per la pubblica sicurezza aumentano in Israele, come il recente dispiegamento dell’esercito in Cisgiordania. Le brutali circostanze della riserva degli ostaggi gettano un’ombra sui negoziati finora condotti e dimostrano l’urgenza con cui dobbiamo lavorare per una rapida soluzione.