La polizia di Vienna: dal furto delle cuffie agli arresti

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La polizia ha arrestato due presunti autori del furto di cuffie a Vienna. L'ubicazione dei dispositivi insonorizzanti ha dato luogo a ulteriori accertamenti. Dettagli qui!

Die Polizei konnte nach dem Diebstahl von Kopfhörern in Wien zwei mutmaßliche Täter festnehmen. Die Ortung der Schallschutzgeräte führte zu weiteren Ermittlungen. Details hier!
La polizia ha arrestato due presunti autori del furto di cuffie a Vienna. L'ubicazione dei dispositivi insonorizzanti ha dato luogo a ulteriori accertamenti. Dettagli qui!

La polizia di Vienna: dal furto delle cuffie agli arresti

Giovedì 28 novembre 2024 a Vienna-Favoriten si è verificato un incidente che ha portato la polizia su una pista insolita. Un uomo è stato vittima di una rapina nella quale è stato non solo derubato ma anche ferito con spray al peperoncino. Gli autori del reato hanno sequestrato cuffie e una giacca dal suo veicolo. L'incidente iniziò come un crimine scioccante, ma quello che seguì fu un notevole impegno da parte della polizia.

Dopo l'aggressione, la vittima ha osato localizzare le cuffie rubate e ha immediatamente contattato la polizia. Questo si è rivelato un passo cruciale per catturare i sospettati. Il luogo ha portato gli agenti nella Gerhardusgasse, dove si credeva si trovassero i presunti autori. Durante la perquisizione di un appartamento, la polizia ha trovato non solo le cuffie che cercavano, ma anche altre prove esplosive.

Arresto dei sospettati

Gli agenti di polizia hanno scoperto tre uomini nell'appartamento. Due di loro, un cittadino algerino di 29 anni e un uomo ancora sconosciuto, sono stati subito identificati come sospettati. La polizia ha confiscato le cuffie rubate e lo spray al peperoncino, probabilmente utilizzato come arma del delitto.

Ma non era tutto. Nel corso della perquisizione sono state rinvenute anche cinque carte bancomat e una carta d'identità belga falsa. Questi risultati sollevano ulteriori domande e suggeriscono che gli autori potrebbero essere coinvolti in un numero ancora maggiore di crimini.

Il terzo uomo presente nell'appartamento, un cittadino libico di 17 anni, non è stato coinvolto nella rapina ma è stato arrestato per altri motivi legali. L'arresto dei due principali sospettati ha focalizzato l'attenzione della polizia su un'indagine più ampia.

L’indagine è ancora in corso e resta da vedere quali ulteriori informazioni verranno alla luce. In un momento in cui gli strumenti tecnologici per la risoluzione dei crimini stanno diventando sempre più importanti, questo caso dimostra come i moderni metodi di sorveglianza e tracciamento possano aiutare a consegnare alla giustizia gli autori di reati gravi. La polizia sottolinea l’importanza di collaborare con il pubblico per combattere efficacemente la criminalità ( secondo le informazioni di www.5min.at ).