Scandalo ai Mondiali di sci nordico: FIS sotto pressione per il controllo delle tute!

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Inchiesta sullo scandalo della causa ai Mondiali di sci nordico 2025: divampano le polemiche su Christian Kathol e sui controlli dei materiali.

Scandalo ai Mondiali di sci nordico: FIS sotto pressione per il controllo delle tute!

Lo scandalo delle tute nel salto con gli sci continua a fare scalpore. La FIS ha avviato un'indagine approfondita per esaminare più da vicino le irregolarità verificatesi durante i Campionati mondiali di sci nordico. Al centro delle polemiche c'è Christian Kathol, che non è esente da polemiche nel suo ruolo di massimo controllore dei materiali della FIS. Adam Malysz, presidente dell'Associazione polacca di sci, ha espresso aspre critiche alla composizione della commissione investigativa, che comprende anche persone che si dice siano state coinvolte nei controversi incidenti laola1.at segnalato.

Malysz sottolinea che la commissione dovrebbe essere indipendente. Fa serie accuse contro Kathol che, a suo avviso, non ha ispezionato adeguatamente le tute degli atleti norvegesi. "Già da tempo segnaliamo irregolarità, ma i controlli erano semplicemente imprecisi", ha criticato Malysz. Inoltre, Kathol sostiene che non dispone del tempo e del personale necessari per condurre audit approfonditi, che Malysz ritiene insufficienti per far luce sufficiente sulla frode. Particolarmente evidenti erano gli abiti che erano allungati in modo innaturale sugli stivali, suggerendo una manipolazione.

Squalifiche ai Mondiali

L'eccitazione che circonda Kathol è accresciuta dalle squalifiche di quattro atleti dalla gara di apertura dei Campionati del mondo. Il suo approccio rigoroso alle normative sui materiali ha assicurato che saltatori di spicco come Halvor Egner Granerud fossero squalificati. Kathol spiega che le tute degli atleti, che non soddisfacevano le specifiche, avrebbero potuto influenzare la resistenza dell'aria e portare ad un vantaggio ingiusto. Il suo approccio è comunque chiaro: “Stiamo parlando di millimetri”. Nonostante le reazioni emotive che un simile passo porta con sé, egli mantiene la sua valutazione che tali controlli sono essenziali e ritiene che il suo ruolo sia obbligato nei confronti della FIS e non della Federazione austriaca di sci, come invece ritiene. kleinezeitung.at determina.