ECHM interrompe la deportazione: protezione per i detenuti dalla Siria protetta!
ECHM interrompe la deportazione: protezione per i detenuti dalla Siria protetta!
Vienna, Österreich - La Corte europea dei diritti umani (ECHR) ha temporaneamente interrotto una deportazione pianificata in Siria il 12 agosto 2025. Questa decisione è stata confermata dal Ministero degli Interni su richiesta dell'APA. Secondo il messaggio, la misura è classificata come una "misura provvisoria" e non si verifica spesso. Mentre la deportazione immediata è stata sospesa, il Ministero degli Interni continua a prepararsi per ulteriori deportazioni in Siria, poiché la situazione è classificata come pericolosa.
La disposizione provvisoria della CEDR è limitata fino all'8 settembre 2025. La Corte di giustizia esaminerà il caso entro questa data e l'Ufficio federale per gli affari esteri e l'asilo (BFA) dovrà fare una nota. Il siriano interessato è descritto come numerosi precedenti penali e condannato, che sottolinea la complessità del caso.
reazioni alla decisione
ONG di rifugiati hanno reagito alla decisione della CEDU con sollievo. Hanno sottolineato che la situazione attuale in Siria è estremamente incerta e che i diritti umani di base non sono garantiti lì. Queste dichiarazioni sono nel contesto degli obblighi internazionali di proteggere i rifugiati dalle situazioni di persecuzione e minacciose.
La situazione attorno al primo siriano, che è stato espulso dall'Austria ed è ora considerata dispersa, è particolarmente discutibile. Il ministero degli interni si trova di fronte al requisito urgente per chiarire le domande su dove si trovassero quest'uomo prima che vengano fatte ulteriori deportazioni. È stato riferito che il contatto con i suoi supervisori austriaci si è interrotto e il comitato delle Nazioni Unite ha chiesto al governo austriaco di fare ricerche in questo senso tra le autorità siriane.
la posizione unica dell'Austria nell'Eu
L'Austria è l'unico paese dell'UE che ha effettuato deportazioni in Siria dalla caduta di Bashar al-Assad. Questo è considerato preoccupante perché la CEDR mette in discussione seriamente l'attuazione conforme ai diritti umani di tali deportazioni. Il ministro degli interni Gerhard Karner (ÖVP) aveva già promesso ulteriori deportazioni che ora sono state interrotte dall'accordo della CEDR.
Secondo i contratti internazionali, i rifugiati non devono essere respinti nelle aree in cui la loro vita o la libertà è minacciata. Ciò include minacce che consistono in razza, religione, nazionalità, appartenenza al gruppo sociale o credenze politiche, come si può vedere dalle linee guida delle organizzazioni per i diritti umani. Il problema attorno al termine "razza" è notato in questo contesto, poiché è considerato sensibile ed è richiesta una ri -valutazione dei termini.
Nel complesso, la situazione attuale mostra quanto sia complessa e sfidante la situazione legale nel campo dell'asilo e della migrazione, specialmente in un paese di conflitto come la Siria. Le prossime settimane saranno decisive al fine di ottenere chiarezza sulla sicurezza delle persone interessate e se ulteriori deportazioni possano effettivamente essere giustificate nell'attuale situazione politica e sociale. Ulteriori informazioni sono disponibili all'indirizzo Vienna.at href = = "https://www.dieprede.com/19991644/egmr-s
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Ort | Vienna, Österreich |
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