L'ÖVP minaccia la coalizione FPÖ: possiamo salvare l'Austria?

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I Verdi mettono in guardia da una possibile coalizione tra ÖVP e FPÖ e dalle conseguenze per la democrazia e la cultura austriaca.

L'ÖVP minaccia la coalizione FPÖ: possiamo salvare l'Austria?

La situazione politica in Austria diventa sempre più tesa poiché l’FPÖ guidato da Herbert Kickl ha l’opportunità di assumere la guida del governo. I Verdi avvertono urgentemente delle conseguenze di vasta portata di una simile coalizione. Forte ots.at L’ÖVP potrebbe cedere ministeri cruciali come la Costituzione, la polizia e i media all’FPÖ, il che minaccerebbe una pericolosa influenza della destra. Olga Voglauer, segretaria generale dei Verdi, sottolinea che l'ÖVP mette in dubbio le sue stesse dichiarazioni secondo cui non formerà mai una coalizione con Kickl e mette in pericolo le basi della democrazia austriaca.

Le preoccupazioni della popolazione

Cresce l’incertezza tra la popolazione e i Verdi hanno lanciato una campagna partecipativa per mobilitare i cittadini. Questa azione invita i sindaci e i rappresentanti dell'ÖVP ad opporsi a una coalizione con l'estremista di destra FPÖ. “Non è troppo tardi per tornare indietro”, ha detto Voglauer. Il rafforzamento dell’FPÖ nel governo potrebbe avere anche implicazioni internazionali, poiché Kickl vede la politica ungherese di Viktor Orban come un modello da seguire tagesschau.de segnalato.

La discussione su una possibile “Orbanizzazione” dell’Austria è in pieno svolgimento. Mentre l’FPÖ sotto Kickl punta ad una politica civile aggressiva, ci si chiede se l’Austria potrebbe finire su un percorso simile a quello dell’Ungheria. I critici avvertono che, sebbene l’FPÖ non abbia la maggioranza dei due terzi in parlamento, potrebbe comunque limitare i diritti e le libertà nel settore culturale. Cresce la preoccupazione, soprattutto nel panorama artistico e culturale, riguardo alla possibile discriminazione statale nei confronti di forme di espressione culturale non autorizzate, come nel caso dell’Ungheria. Kickl ha già mostrato in passato un atteggiamento negativo nei confronti dell'attuale politica culturale del governo.