Nehammer si dimette: terremoto politico dopo il crollo della coalizione!

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Il 5 gennaio 2025 i negoziati per la coalizione tra ÖVP e SPÖ falliscono. Karl Nehammer si dimette da cancelliere.

Nehammer si dimette: terremoto politico dopo il crollo della coalizione!

Il panorama politico in Austria è sottosopra! Sabato sera, 5 gennaio, i colloqui per la coalizione tra ÖVP e SPÖ sono falliti in modo spettacolare. Il cancelliere Karl Nehammer dell'ÖVP non solo ha interrotto le trattative, ma ha anche annunciato le sue dimissioni dalla carica di cancelliere e leader dell'ÖVP. Ciò è avvenuto subito dopo un incontro durato diverse ore e considerato delicato già dopo i primi colloqui falliti di venerdì. I politici della SPÖ, come il deluso Philip Kucher, si sentono traditi e non riescono a credere che Nehammer abbia premuto il pulsante di arresto della sua carriera politica quella sera fatidica, mentre attribuiva il fallimento alle “forze distruttive” all’interno della SPÖ. Lo riferisce la Kleine Zeitung.

Nehammer se ne va: chi lo segue?

Pochi minuti dopo la fine delle trattative, Nehammer ha diffuso un video in cui dichiarava ufficialmente il suo ritiro. In questo momento emozionante ha parlato dell’onore di aver servito il Paese e ha annunciato una transizione adeguata. Mentre domenica i comitati dell'ÖVP discutono del suo successore, si discute di un gran numero di possibili candidati. Secondo alcune informazioni si parla di nomi come Wolfgang Hattmannsdorfer e Sebastian Kurz, ma quest'ultimo potrebbe portare a nuove elezioni perché si ritiene che Kurz non sarebbe disposto ad assumere la carica di vicecancelliere sotto il leader dell'FPÖ Herbert Kickl. Anche l'FPÖ segue da vicino gli sviluppi, poiché uno sguardo alla struttura di potere interno dell'ÖVP potrebbe dare una spinta al partito tenendo la corona.

Il futuro politico dell'Austria rimane incerto. Il leader dell'SPÖ Andreas Babler ha criticato l'influenza economica all'interno dell'ÖVP, che viene considerata la ragione principale del fallimento dei negoziati. Mentre alcuni esponenti della SPÖ sono delusi per l'occasione mancata, altri, come la SPÖ del Burgenland, vedono la fine dei colloqui come una liberazione. “Questo spettacolo indicibile è finalmente finito”, hanno detto con sollievo nelle loro reazioni. Domenica il presidente federale Alexander Van der Bellen dovrà fare chiarezza sul suo futuro professionale: una situazione esplosiva che difficilmente promette una mano ferma.