Crisi della coalizione: NEOS annuncia il fallimento dei colloqui!

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I negoziati di coalizione a Vienna tra ÖVP, SPÖ e NEOS potrebbero essere prossimi alla conclusione. Cosa ci aspetta?

Crisi della coalizione: NEOS annuncia il fallimento dei colloqui!

I negoziati per la coalizione tra ÖVP, SPÖ e NEOS sembrano essere giunti al termine, come ha indicato oggi il NEOS in una sorprendente conferenza stampa. Dopo intensi colloqui di giovedì, in cui i leader del partito Karl Nehammer (ÖVP), Andreas Babler (SPÖ) e Beate Meinl-Reisinger (NEOS) hanno parlato della revisione del bilancio e di progetti importanti, rimane aperta la questione se i negoziati siano falliti. Secondo gli addetti ai lavori, ciò potrebbe essere imminente. Dopo 96 giorni dall'elezione del Consiglio nazionale, non esiste ancora un contratto governativo, il che potrebbe rendere i negoziati i più lunghi nella storia dell'Austria VOL.AT segnalato.

I colloqui giovedì sera si sono svolti in un luogo segreto e sono durati più di sette ore. Nonostante i forti progressi, a partire dalle 23:00. si è detto che non c'erano risultati concreti. Un altro giro di trattative è previsto per venerdì pomeriggio e si vocifera di un possibile accordo nel lungo weekend. L'ÖVP spinge per una decisione rapida, mentre NEOS e SPÖ vedono tempi più ottimistici per l'accordo. Il bilancio rimane un punto chiave nei negoziati: la ristrutturazione senza la procedura UE sul deficit potrebbe richiedere tagli massicci, il che pone l’accento su una soluzione socialmente giusta. Forte La stampa Anche i rappresentanti della SPÖ hanno affermato che i risparmi non dovrebbero andare a scapito dell'economia e del mercato del lavoro.

Le questioni di bilancio sono al centro dell’attenzione

Ciò che è particolarmente controverso è come la ristrutturazione del bilancio possa essere concepita in modo da non penalizzare i membri più deboli della società. La SPÖ chiede una strategia verificabile che includa le tasse sul patrimonio e la tassazione dei cosiddetti profitti di crisi, con particolare attenzione ai settori che hanno particolarmente beneficiato della crisi, come il settore energetico e quello bancario. Le organizzazioni umanitarie hanno già espresso le loro preoccupazioni e avvertito che i massicci tagli sociali non possono essere una soluzione. Il direttore del Diakonie ha recentemente sottolineato che gli investimenti nell’assistenza a lungo termine e nelle infrastrutture sociali sono più importanti che mai, poiché questi settori garantiscono posti di lavoro e alleviano la pressione sull’assistenza sanitaria in tempi di crisi, secondo Anna Parr della Caritas. I negoziatori si trovano quindi ad affrontare una sfida significativa che deve essere bilanciata con interessi diversi.