Proteste di massa in Georgia: la lotta per l'adesione all'UE si intensifica!
Migliaia di georgiani protestano da dieci giorni contro la decisione del governo di rinviare i negoziati di adesione all'UE fino al 2028.

Proteste di massa in Georgia: la lotta per l'adesione all'UE si intensifica!
In Georgia la situazione ribolle: per il decimo giorno consecutivo, migliaia di cittadini protestano nella capitale Tbilisi e in altre città contro la decisione del governo di rinviare i negoziati per l'adesione all'UE fino al 2028. Queste proteste sono una risposta diretta alle controverse elezioni parlamentari di fine ottobre, nelle quali il partito al governo Sogno georgiano è stato nuovamente dichiarato vincitore. I membri dell’opposizione accusano il governo di frode elettorale e di non aver riconosciuto i risultati Piccolo giornale segnalato. Negli ultimi giorni si sono verificati decine di feriti e centinaia di arresti, cosa che ha ulteriormente surriscaldato gli animi dei manifestanti.
Scontri violenti e richieste di considerazione
Il commissario georgiano per i diritti umani Levan Iosseliani ha sottolineato l'escalation di violenza e ha invitato la polizia a garantire la sicurezza dei cittadini. Ha invitato le autorità a ritenere responsabili gli autori delle violenze. In un commento drammatico, Iosseliani ha avvertito che l'umore nel Paese ha raggiunto un punto critico. Allo stesso tempo, rappresentanti di diverse religioni protestano a Tbilisi contro la violenza della polizia e mostrano la loro solidarietà ai manifestanti filoeuropei. Le persone chiedono non solo il ritorno ai negoziati di adesione all’UE, ma anche il rilascio delle persone arrestate nei disordini.
Le controversie hanno avuto un impatto notevole sul panorama politico della Georgia. Ciò emerge chiaramente anche nel contesto delle aspirazioni geopolitiche del Paese, candidato all’adesione all’UE dal 2023. La situazione instabile evidenzia le tensioni tra i cittadini orientati all’Occidente e il solido partito di governo, che sembra rallentare il percorso di riavvicinamento all’Europa, il che rende la situazione estremamente critica, come emerge dal rapporto Parlamento europeo spettacoli.