La Georgia elegge il nuovo presidente: lotta per il potere tra sogno e realtà!

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Il parlamento georgiano prevede di eleggere un nuovo presidente il 14 dicembre, nonostante le proteste e le accuse di frode elettorale.

La Georgia elegge il nuovo presidente: lotta per il potere tra sogno e realtà!

In una drammatica partita a scacchi politica, il parlamento georgiano ha fissato la data per l'elezione del nuovo presidente il 14 dicembre. Ciò è avvenuto nonostante il boicottaggio da parte dell’opposizione, che sostiene che i risultati delle contestate elezioni del 26 ottobre siano stati truccati. Il partito al governo Sogno Georgiano, che ha vinto le elezioni con il 54% dei voti, prevede di consolidare ulteriormente il suo potere con queste elezioni.

Le elezioni si svolgeranno secondo le nuove regole introdotte da Georgian Dream nel 2017, viste da molti come strategicamente progettate per favorire un candidato leale. Per la prima volta il presidente sarà eletto non dal voto popolare, ma da un collegio elettorale di 300 membri, composto da 150 deputati e rappresentanti degli enti locali e regionali. Questo accordo potrebbe aumentare significativamente il controllo del partito al governo sul processo di selezione.

Resistenza e proteste

Anche i poteri del prossimo presidente saranno limitati dalle riforme costituzionali. Sebbene il Presidente rimanga il capo di Stato e il rappresentante ufficiale della Georgia a livello internazionale, perde il diritto di negoziare con altri paesi o di dichiarare la legge marziale senza il consenso del Primo Ministro. Questi sviluppi sollevano interrogativi sulla futura direzione politica della Georgia, in particolare per quanto riguarda il processo di adesione all'UE, che molti georgiani considerano cruciale per l'identità nazionale.