Critiche dell’FPÖ: l’UE intende smantellare i diritti dei passeggeri aerei: chi ne trarrà davvero vantaggio?
Roman Haider critica la Commissione europea per i cambiamenti pianificati nel traffico aereo che mettono in pericolo i diritti e la concorrenza dei passeggeri aerei.

Critiche dell’FPÖ: l’UE intende smantellare i diritti dei passeggeri aerei: chi ne trarrà davvero vantaggio?
Il 18 giugno 2025, Mag. Roman Haider, parlamentare europeo della FPÖ, ha espresso una chiara critica alle recenti decisioni della Commissione UE nel settore dell'aviazione. Nella sua dichiarazione ha definito il previsto aumento da tre a quattro ore dell'obbligo di risarcimento dei passeggeri in caso di ritardo un "segnale devastante" per i passeggeri. Questo progetto potrebbe incentivare la puntualità e, in particolare, influenzare negativamente i voli in coincidenza, il che potrebbe avere un impatto significativo sul comfort di viaggio. Inoltre, secondo Haider, verrà abolita la regolamentazione delle bande orarie, che prevedeva che le bande orarie venissero utilizzate almeno l'80 per cento del tempo. Questo cambiamento favorisce i grandi gruppi aeronautici ed è dannoso per la concorrenza per i fornitori più piccoli.
Le critiche di Haider arrivano in un momento in cui la resistenza dell'industria aeronautica alle misure sostenibili del Green Deal è diminuita. Il dibattito sul carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) è in pieno svolgimento. Sempre più voci all’interno del settore chiedono un passaggio a tendenze più rispettose dell’ambiente, mentre allo stesso tempo l’industria europea dei biocarburanti è sotto pressione a causa delle importazioni di olio di palma SAF a basso costo. Haider ritiene che questi sviluppi siano in contraddizione con i principi fondamentali dell'UE ed è preoccupato per la perdita di protezione dei consumatori e di concorrenza.
Movimento nell'aviazione
Un punto positivo nel dibattito sulle misure sostenibili è il recente accordo politico dell’UE sui carburanti sostenibili per l’aviazione. Dal 2025, i fornitori di carburante negli aeroporti dell’UE dovranno mescolare cherosene con questi carburanti in quantità crescenti, ed entro il 2050 si prevede che la percentuale di carburante sostenibile per l’aviazione salirà al 70%. Questo accordo è stato evidenziato da figure chiave come Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, e Adina Vălean, commissaria ai trasporti, come un significativo passo avanti nella riduzione delle emissioni nel settore dell’aviazione. Lo riferisce Germany.representation.ec.europa.eu che è già stata fissata una quota minima di carburanti sostenibili per l’aviazione pari al 2% entro il 2025, seguita da aumenti graduali negli anni successivi.
Secondo il pacchetto legislativo “Fit for 55”, che comprende anche il regolamento “ReFuelEU Aviation”, le emissioni di gas serra del trasporto aereo dovrebbero essere ridotte di almeno il 55% entro il 2030 rispetto al 1990. Con questo regolamento, l’UE mira a migliorare le condizioni di concorrenza nel mercato interno e a ridurre la dipendenza dai prodotti energetici provenienti da paesi terzi. Dal 2025, gli aeroporti dovranno fornire adeguate infrastrutture di rifornimento per carburanti sostenibili per l’aviazione per consentire questa transizione , come riporta Europarl.europa.eu.
Sostenibilità al centro
Le nuove normative prevedono l’uso estensivo di vari tipi di carburanti sostenibili per l’aviazione, compresi quelli sintetici e biocarburanti ottenuti da residui agricoli o forestali, nonché materiali riciclati. Tuttavia, in base a tali normative, i combustibili ottenuti da colture alimentari e foraggere o da materiali di palma e soia non sono riconosciuti come sostenibili. Inoltre, a partire dal 2025 verrà introdotto un sistema di etichettatura ambientale che consentirà alle compagnie aeree di etichettare l’impronta di carbonio dei loro voli e rendere così trasparente quanto siano rispettose dell’ambiente le loro offerte.
La sfida di raggiungere gli obiettivi climatici rimane attuale dato l’aumento delle emissioni del trasporto aereo, che tra il 2013 e il 2019 sono aumentate in media del 5% all’anno tra il 2013 e il 2019. La pressione temporale creata dall’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 richiede una drastica riduzione delle emissioni legate ai trasporti del 90% rispetto al 1990, un compito che è affidato sia all’industria aeronautica che ai decisori politici.