Gli esperti avvertono: il piano di bilancio dell'Austria minaccia un limite critico del deficit!
Il 2 giugno 2025, gli esperti criticheranno il progetto di bilancio del governo durante l’udienza sul bilancio e chiederanno riforme di vasta portata.

Gli esperti avvertono: il piano di bilancio dell'Austria minaccia un limite critico del deficit!
Martedì 2 giugno 2025 si riunirà la Commissione Bilancio per la tradizionale audizione di bilancio. Gli esperti invitati hanno già espresso in anticipo numerose critiche al progetto di bilancio del governo. Gli esperti concordano sul fatto che le misure previste non sono sufficienti per superare le sfide finanziarie dei prossimi anni. Il ministro delle finanze Markus Marterbauer (SPÖ) prevede un deficit di bilancio che scenderà dal 4,7% al 4,5% del PIL. Per il prossimo anno è previsto un deficit del 4,2%, con entrambe le cifre ben al di sopra del limite del 3% fissato dall’UE.
Data questa situazione, l’UE potrebbe avviare una procedura per disavanzo eccessivo prima dell’estate. Per allentare la pressione finanziaria sono previsti risparmi di 7 miliardi di euro per il 2023 e di 10,3 miliardi di euro per il 2026. I risparmi maggiori dovrebbero essere ottenuti abolendo il bonus climatico e tagliando i finanziamenti.
Le critiche degli esperti
Christoph Badelt, capo del Consiglio fiscale, ha chiesto in udienza ulteriori misure e ha sottolineato che sarebbero necessarie “molte decisioni politiche più acute e spiacevoli” per tornare al di sotto del limite del deficit del 3% entro il 2028. Sono urgentemente necessarie riforme anche nei settori delle pensioni e della sanità. Margit Schratzenstaller di Wifo, invitata dai Verdi, vede i tagli alle misure climatiche come un “effetto negativo”, ma valuta il bilancio nel complesso positivo. Sottolinea la necessità di aumentare le entrate.
A nome di NEOS Monika Köppl-Turyna esprime preoccupazione per la mancanza di riforme strutturali e l'aumento delle aliquote fiscali. Ritiene irrealistico il percorso di consolidamento e chiede ulteriori risparmi di cinque miliardi di euro entro il 2028. Anche Martin Gundinger del Centro economico austriaco, proposto dal FPÖ, critica l'elevata spesa pubblica e il crescente debito.
Georg Feigl della Camera del lavoro, nominato dalla SPÖ, critica l'insufficiente carico sui cittadini benestanti e gli eccessivi tagli che colpiscono le fasce a basso reddito.
Sviluppo del bilancio e requisiti dell'UE
La discussione sugli sviluppi del bilancio si inserisce nel contesto del crescente fabbisogno finanziario netto del governo federale, che dovrebbe raggiungere i 15,4 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024. I pagamenti sono già più alti del 13,1% rispetto allo scorso anno, riflettendo l’aumento degli oneri pensionistici e l’aumento della spesa in altri settori. Allo stesso tempo si è registrato un debole sviluppo delle entrate, in particolare nei settori dell’imposta sulle vendite e delle imposte sugli immobili. In questo contesto, diverse istituzioni prevedono che il deficit di Maastricht per il 2024 sarà compreso tra il 3,3% e il 3,9% del PIL.
La riforma del Patto di Stabilità e Crescita, decisa dal Consiglio dei Ministri dell’UE il 29 aprile 2024, avrà ulteriori impatti sulla gestione del bilancio degli Stati membri. Questa riforma mira a semplificare le regole sul debito nazionale e sul deficit di bilancio, tenendo maggiormente conto della situazione individuale dei paesi. In futuro, i paesi altamente indebitati dovranno ridurre il loro rapporto debito/PIL dell’1% annuo, mentre i paesi con livelli di debito tra il 60 e il 90% dovranno ridurlo dello 0,5%. Tuttavia, i critici avvertono che queste regole potrebbero ostacolare gli investimenti necessari nella protezione del clima e nelle aree sociali.
Nel corso dell'audizione si prevede che il progetto di bilancio venga poi elaborato capitolo per capitolo in commissione Bilancio. Il dibattito in plenaria inizia il 16 giugno, con l'approvazione della legge di bilancio di accompagnamento; La decisione finale sul doppio bilancio è prevista per il 18 giugno.
Nel complesso, è chiaro che il governo austriaco si trova di fronte alla sfida non solo di rispettare i requisiti dell’UE, ma anche di tenere conto dell’acceso dibattito politico e delle diverse opinioni degli esperti per creare una proposta di bilancio sostenibile e orientata al futuro.