L’UE lancia l’allarme: fermare urgentemente le frodi IVA sulle importazioni!
L’UE sta valutando misure più severe contro le frodi IVA sulle importazioni. Controlli inadeguati, raccomandazione per regole standardizzate.
L’UE lancia l’allarme: fermare urgentemente le frodi IVA sulle importazioni!
L’Unione europea si trova ad affrontare una sfida seria nella lotta contro le frodi IVA sulle importazioni. L’ultimo rapporto della Corte dei conti europea evidenzia che il mercato interno non è adeguatamente protetto contro questa forma di abuso. Forte OE24 Il pericolo derivante da controlli lassisti negli Stati membri è significativo. Queste debolezze comportano elevate perdite finanziarie, che distorcono la concorrenza nel mercato interno.
La situazione è allarmante: nei campioni effettuati in diversi paesi dell'UE sono state riscontrate carenze significative nell'IVA. Le merci importate sono soggette a IVA quando entrano nell’Unione doganale dell’UE, e l’importo dell’imposta viene determinato sulla base delle dichiarazioni doganali. Tuttavia, gli attuali controlli necessitano urgentemente di essere riformati per garantire una protezione efficace contro le frodi.
Debolezze nei meccanismi di controllo
La relazione della Corte dei conti, i cui membri hanno sede a Lussemburgo, mette in guardia in particolare dalle gravi carenze nei controlli degli Stati membri. No spiega che spesso i dati necessari non vengono scambiati tra gli uffici fiscali e doganali nei paesi dell'UE, il che limita fortemente il monitoraggio e l'abuso delle procedure doganali.
La Corte dei conti ha riscontrato anche delle lacune nelle disposizioni giuridiche relative alle procedure doganali semplificate per l’importazione nell’UE, che aumentano ulteriormente il rischio di abusi. Sebbene esista, a determinate condizioni, un’esenzione IVA per le merci destinate ad altri paesi dell’UE o per il commercio online, le misure esistenti per prevenire le frodi rimangono inadeguate.
Raccomandazioni per il cambiamento
François-Roger Cazala, membro della Corte dei conti europea, sottolinea la necessità di introdurre regole standardizzate per la cooperazione e i dati. Novità ad hoc riferisce che le misure attuali non sono sufficienti per affrontare le sfide della frode IVA. Il consiglio è di trovare un equilibrio tra la facilitazione del commercio e la tutela degli interessi finanziari dell’UE.
In conclusione, l’UE deve adottare misure urgenti per migliorare il controllo sulle procedure doganali e garantire così una protezione più efficace contro le frodi IVA. Senza riforme globali, persisterà il rischio di perdite finanziarie e di distorsioni della concorrenza nel mercato interno.