L'industria austriaca tra stagnazione e ripresa: cosa fare?
Il 9 gennaio 2025 a Vienna l’associazione industriale analizzerà le sfide che l’Austria si trova ad affrontare e chiederà riforme urgenti.
L'industria austriaca tra stagnazione e ripresa: cosa fare?
L'Associazione degli industriali (IV) ha lanciato un avvertimento urgente sulle sfide urgenti che affliggono l'industria austriaca. Il presidente della IV Georg Knill ha chiarito che la competitività della piazza austriaca sta soffrendo notevolmente e ha osservato: "Non partecipiamo più alla crescita mondiale". I costi precari del lavoro, dell'energia e della burocrazia hanno costretto la sede fuori dal mercato, il che, secondo Knill, è anche dovuto alla mancanza di comprensione da parte dei politici. Questa ha spesso operato in mercati protetti e quindi ha scarsa conoscenza delle sfide dell’economia di mercato VOL.AT determina.
L’AI vede una forte necessità di intervento. “Senza cambiamenti strutturali e riforme industriali non usciremo dalla stagnazione”, sottolinea Knill. La necessità di formare un governo che possa intervenire rapidamente per aumentare la competitività è essenziale. Gli sviluppi attuali puntano alla deindustrializzazione; Si tagliano gli investimenti, mancano gli ordini e la disoccupazione nel settore manifatturiero probabilmente continuerà ad aumentare nel 2025 la stampa riportato. Knill sottolinea che l’industria non è cruciale solo per la creazione di valore in Austria, ma anche per garantire lo stato sociale.
Sono necessarie riforme urgenti
L’IV richiede una serie di riforme, compreso l’ammortamento anticipato, per rendere gli investimenti più attraenti e per raggiungere questo obiettivo ha bisogno del sostegno politico. “Abbiamo bisogno di libertà imprenditoriale ed economica abbinata a condizioni quadro stabili”, chiede energicamente Knill. Per creare incentivi al lavoro è inoltre necessario portare avanti con urgenza la riforma del mercato del lavoro, una misura che ha incontrato resistenze durante il governo precedente. Resta da vedere se le riforme previste potranno essere attuate in tempo per affrontare le gravi sfide che il settore si trova ad affrontare.