L’India lancia la prima missione spaziale
L’India ha lanciato con successo la sua prima missione di attracco spaziale. Questa tecnologia innovativa potrebbe aprire la strada al servizio satellitare e a una futura stazione spaziale.

L’India lancia la prima missione spaziale
Lunedì l’India ha lanciato la sua prima missione di attracco spaziale, effettuata su un razzo indiano, diventando il quarto paese a raggiungere questa abilità tecnica avanzata. La missione che comeEsperimento di attracco spaziale (SpaDeX)noto, revocato alle 16:30 GMTCentro spaziale Satish Dhawannello stato dell'Andhra Pradesh, a bordo del razzo “cavallo di battaglia” PSLV dell'agenzia spaziale indiana ISRO. Dopo circa 15 minuti, il direttore della missione ha dato il via libera e ha dichiarato il successo del lancio dopo che la navicella aveva raggiunto un'altitudine di circa 470 chilometri.
Importanza della tecnologia di docking per il futuro
Questa missione è considerata cruciale per le future attività spaziali, compresa la manutenzione dei satelliti e il funzionamento della stazione spaziale pianificata del paese. Le tecnologie di attracco nello spazio sono essenziali quando sono necessari più lanci di razzi per raggiungere obiettivi di missione comuni.
La missione in dettaglio
La missione indiana metterà due piccoli veicoli spaziali, ciascuno del peso di circa 220 chilogrammi, in un'orbita circolare a un'altitudine di 470 km. Verrà inoltre dimostrato il trasferimento di energia elettrica tra i veicoli spaziali attraccati. Questa capacità è fondamentale per applicazioni come la robotica spaziale, il controllo di veicoli spaziali complessi e il funzionamento dei carichi utili dopo lo sgancio.
Innovazioni tecnologiche ed esperimenti
Ogni satellite è dotato di carichi utili avanzati, tra cui un sistema di imaging e un monitor di radiazione progettato per misurare i livelli di radiazione di elettroni e protoni nello spazio. Questi dati sono cruciali per le future missioni spaziali con equipaggio. Il presidente dell'ISRO, S. Somanath, ha osservato che il test effettivo della tecnologia di docking potrebbe avvenire tra circa una settimana, con una data prevista intorno al 7 gennaio.
L’India nel contesto internazionale
Una dimostrazione di successo collocherebbe l’India, insieme a Stati Uniti, Russia e Cina, come uno dei pochi paesi ad aver sviluppato e testato questa capacità.
Collaborazioni private e innovazione nel settore spaziale
Per la prima volta in India, il razzo e i satelliti furono fabbricati da una società privata chiamataTecnologie Anantintegrato e testato, piuttosto che presso un’istituzione statale. Secondo l’astrofisico Somak Raychaudhary dell’Università di Ashoka, la scoperta di questa tecnologia non è solo un passo verso i rari paesi con questa capacità, ma apre anche il mercato all’ISRO per agire come partner di lancio per varie missioni globali che richiedono strutture di attracco o assemblaggio nello spazio.
Nuovo approccio nell'utilizzo dello stadio finale del razzo
Il quarto stadio del PSLV, che tipicamente diventa detriti spaziali, è stato convertito in un laboratorio attivo e senza equipaggio. Lo stadio finale del razzo è stato riconvertito per diventare un laboratorio orbitale e viene utilizzato per vari esperimenti. "Il PSLV Orbital Experiment Module (POEM) è una soluzione pratica dell'ISRO che offre alle startup indiane, alle istituzioni accademiche e alle organizzazioni di ricerca l'opportunità di testare le proprie tecnologie spaziali senza dover lanciare interi satelliti. Rendendo questa piattaforma accessibile, abbassiamo le barriere all'ingresso e consentiamo a un insieme più ampio di attori di contribuire al settore spaziale", ha affermato Pawan Goenka, Presidente dell'Agenzia spaziale indiana.