I verdi richiedono età minima per i social media: 16 anni per proteggere i giovani!
I verdi richiedono età minima per i social media: 16 anni per proteggere i giovani!
Österreich - La discussione sulla protezione dei giovani su Internet sta diventando sempre più importante. I Verdi hanno ora presentato una proposta che prevede un'età minima vincolante di 16 anni per l'uso dei social media. Questa iniziativa mira a rafforzare la protezione dei giovani nello spazio digitale, poiché gli utenti più giovani devono spesso affrontare contenuti problematici.
Secondo un rapporto di oe24 Supporto questo progetto. Barbara Neßler, portavoce della gioventù per i Verdi, spiega che i bambini e gli adolescenti sono spesso sopraffatti da immagini brutali, contributi che assumono donne, notizie false e propaganda estremista di destra. La proposta per un'età minima si basa sulle normative esistenti per i film di alcol, tabacco e cinema.
i pericoli dello spazio digitale
Neßler sottolinea che gli adulti sono in grado di classificare meglio i contenuti problematici, mentre i bambini e gli adolescenti vengono spesso lasciati soli. La crescente minaccia dal cyberbullismo contribuisce alla necessità urgente di introdurre regolamenti legali per l'età minima e di richiedere un controllo più efficace da parte dei fornitori di social media.
In un mondo in cui circa 5,3 miliardi di persone usano Internet e circa 4,7 miliardi sono attivi sui social media, la vita utile di queste piattaforme è significativa. Secondo arag è la vita utile media 2,5 ore. I social media più popolari in Germania per i sedicenne sono WhatsApp, Instagram e Facebook.
meccanismi protettivi e illuminazione
L'attenzione è rivolta agli argomenti delle restrizioni di età e alla protezione contro il cyberbullismo, mentre molti giovani utenti non comprendono appieno l'importanza delle impostazioni sulla privacy. Il cyberbullismo colpisce circa il 96 percento degli adolescenti che hanno smartphone e ci sono numerosi studenti senza riparo. È importante che i bambini non rivelino informazioni personali e siano sicuri per gestire le attività online.
È anche sottolineata la necessità di una cultura della comunicazione aperta tra genitori e bambini. Le misure educative sui pericoli come il sexting e la toelettatura informatica sono cruciali perché tali argomenti possono avere gravi conseguenze legali, come fornisce Sezione 176 del Codice penale per la crescita del cyberGooming. I genitori non dovrebbero solo conoscere le piattaforme utilizzate, ma anche impostare i propri account utente per i propri figli e impostare tempi fissi per l'uso di dispositivi digitali.
Alla luce di queste sfide, l'introduzione di un'età minima per i social media è considerata un primo passo nella giusta direzione. Proteggere i giovani nello spazio digitale dovrebbe continuare a essere una priorità centrale per i produttori di decisioni politiche.Details | |
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