Tesori del passato: il centro comunitario di Unterumbach diventa un museo!
Nel 2024 una mostra a Unterumbach mostrerà reperti del passato e farà luce sulla storia e sull'archeologia locale.

Tesori del passato: il centro comunitario di Unterumbach diventa un museo!
Per un fine settimana il centro comunitario di Unterumbach è stato trasformato in un museo che ha attirato numerosi visitatori. La storica locale Christa Liebert e il professor Ernst-Michael Hackbarth hanno organizzato la mostra “Tracce della preistoria a Pfaffenhofen an der Glonn”. Questo evento è stato particolarmente significativo per Liebert perché il giorno dell'inaugurazione ha festeggiato il suo 80° compleanno e ha visitato personalmente la mostra.
I reperti esposti sono stati raccolti nel corso di molti anni con il supporto di aiutanti. Liebert aveva cercato nei campi manufatti di valore con il permesso degli agricoltori. I pezzi forti della mostra includevano uno zigomo di un elefante preistorico vissuto circa 16,5 milioni di anni fa, nonché un acquamanile di Miesberg che serviva come vaso per il lavaggio delle mani per clero e cavalieri. Altri reperti includevano palle di cannone, monete celtiche, mulini a mano della tarda età della pietra, tegole del forno e asce di pietra. La mostra copriva reperti dall'età della pietra ai tempi moderni, ma non teneva conto del periodo romano.
Reperti archeologici a Pfaffenhofen
Nel frattempo sono stati presentati i risultati degli scavi archeologici sul sito dell'ex Café Herb a Pfaffenhofen. Il responsabile degli scavi Bernd Kriens della società di scavi ADA ha informato la comunità locale e culturale sugli importanti ritrovamenti. Sono state rinvenute, tra l'altro, buche di palo che indicano l'incendio del 1388, nonché una fossa per cucinare e affumicare con tracce di fuoco e resti di ossa. Altri reperti includono due monete, uno sperone di cavaliere, una punta di freccia e frammenti di una coppa di vetro tempestato, oltre a piastrelle di stufa del XIV secolo.
I ritrovamenti indicano che gli abitanti del sito dovevano essere ricchi, poiché erano presenti, tra le altre cose, monete d'argento e vetro. La moneta più antica ritrovata è una Heller sveva, una replica del XV secolo proveniente da Augusta o Ulma. Poiché a Pfaffenhofen non era permesso coniare monete proprie prima di ricevere lo statuto di città, furono utilizzati gli heller svevi. La seconda moneta rinvenuta risale al tardo Medioevo, tra il XV e il XVI secolo. La punta della freccia può essere fatta risalire anche ad un possibile uso militare in relazione all'incendio del 1388. Ulteriori prove mostrano che le case non furono ricostruite per un periodo compreso tra 20 e 50 anni dopo l'incendio.
La proprietà ha avuto diverse fasi costruttive: prima sono stati costruiti degli edifici in legno, poi una cantina in mattoni sotto una casa a graticcio e infine un edificio completo in mattoni. Kriens ha sottolineato l'importanza dell'archeologia per l'identità del luogo e ha deplorato la mancanza a Pfaffenhofen di un museo in cui possano essere presentati i preziosi reperti. Le conferenze previste per la prossima primavera da Kriens e Ruth Sandner dell'Ufficio statale per la conservazione dei monumenti intendono fornire ulteriori approfondimenti su queste scoperte storiche.