Fine di un'era: la Ferrari si separa dalla Marlboro dopo 50 anni!
La Ferrari conclude la sua collaborazione con Philip Morris dopo oltre 50 anni. Il logo Marlboro scompare finalmente dalla Formula 1.
Fine di un'era: la Ferrari si separa dalla Marlboro dopo 50 anni!
Un'era iconica sta per finire: dopo più di 50 anni, la Ferrari si separa da Philip Morris come sponsor. La leggendaria scritta Marlboro, che per decenni ha adornato le auto da corsa della Scuderia, non sarà più visibile sulle vetture. La partnership, iniziata con il leggendario pilota Ferrari Arturo Merzario, raggiunse il suo apice negli anni di successo con Michael Schumacher, che vinse complessivamente cinque campionati del mondo con i colori della Marlboro. L’influenza delle aziende produttrici di tabacco negli sport motoristici risale agli anni ’70, ma il divieto globale della pubblicità del tabacco ha posto fine bruscamente a quel periodo storico nel 2022.
Come Cosmo ha riferito che oltre alla Marlboro, dall'elenco della Ferrari sono scomparsi anche altri sponsor, tra cui Santander e Palantir. Il futuro, invece, festeggia con nuovi partner: UniCredit e IBM seguono le orme degli sponsor del passato. L’allontanamento dai marchi del tabacco evidenzia il cambiamento nel panorama delle sponsorizzazioni degli sport motoristici.
Contanti veloci e tattiche subdole
Ma il rapporto tra Marlboro e la Formula 1 non è stato sempre così ordinario. L'azienda produttrice di tabacco era nota per le sue strategie di marketing creative volte a sfuggire alle rigide restrizioni pubblicitarie. Nel 2005 e nel 2006 Marlboro ha introdotto il famoso logo con codice a barre, che è stato posizionato sulle vetture Ferrari al posto della scritta vera e propria. Contrariamente alle nuove normative UE, questo design è stato un tentativo intelligente di rimanere fedele alla presenza del marchio senza infrangere direttamente la legge.
Secondo le informazioni di Automobilismo intelligente Questa strategia ha suscitato molta attenzione. I critici l’hanno vista come pubblicità subliminale, illegale nell’UE dalla fine degli anni ’50. Alla fine, la Ferrari ha tirato la corda nel 2010 e ha bandito il controverso logo dai propri veicoli. Philip Morris, invece, mantiene un ruolo centrale nell'impegno della Ferrari nella Formula 1 affittando spazi pubblicitari a terzi.