Ristrutturazione del governo: 13 ministeri, ma cosa succede al clima?
Il 7 marzo 2025 il Consiglio nazionale ha approvato una modifica della legge sui ministeri federali che comporta cambiamenti dipartimentali e nuove competenze.
Ristrutturazione del governo: 13 ministeri, ma cosa succede al clima?
Oggi il Consiglio nazionale, con il sostegno dei partiti della coalizione ÖVP, SPÖ e NEOS, ha approvato un'importante modifica della legge sui ministeri federali. Questo cambiamento riguarda la divisione dei dipartimenti del governo federale e prevede, oltre al Cancelliere federale, un totale di 13 ministri e sette segretari di Stato. Il numero dei ministeri resta fermo a 12, ma si registrano ampi cambiamenti di autorità nei vari dipartimenti. L'emendamento entrerà in vigore il 1° aprile 2025, mentre gli adeguamenti relativi al Freedom of Information Act dovranno essere implementati entro il 1° settembre, come ad esempio APA OTS riportato.
Cambiamenti importanti nelle abilità
Uno dei punti centrali è che in futuro i compiti del servizio pubblico passeranno alla Cancelleria federale, cosa che è stata aspramente criticata dall'FPÖ. Questo partito teme che il nuovo obbligo di segretezza possa ostacolare il controllo parlamentare. Nel dibattito Wolfgang Gerstl dell'ÖVP si è concentrato sull'apprezzamento del servizio pubblico. Anche i Verdi hanno espresso preoccupazione, in particolare per quanto riguarda la subordinazione della tutela del clima e dell'ambiente al Ministero dell'Agricoltura. Lukas Hammer dei Verdi ha avvertito che questa decisione potrebbe mettere a repentaglio il percorso di riforma nel settore ambientale Parliament.gv.at riportato.
La distribuzione dei dipartimenti prevede inoltre che l’ex Ministero federale del lavoro e degli affari economici sarà suddiviso: le agende di lavoro passeranno al nuovo Ministero del lavoro, degli affari sociali, della sanità, della cura e della tutela dei consumatori, mentre l’economia, l’energia e il turismo saranno raggruppati in un altro ministero. Ulteriori cambiamenti riguardano le responsabilità per i media, l'edilizia abitativa e l'arte, che ora sono riunite in un ministero comune. Questa ristrutturazione è intesa ad aumentare l'efficienza del governo e consentire ai nuovi ministri di svolgere i loro compiti in modo rapido ed efficace.