Nuovo centro per la cultura queer a Vienna: QWien apre a giugno!

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QWIEN aprirà un nuovo centro per la storia queer a Margareten nel giugno 2025 con mostre e passeggiate in città.

Nuovo centro per la cultura queer a Vienna: QWien apre a giugno!

Vienna si sta preparando per una pietra miliare nella conservazione storica queer! QWIEN, il centro per la storia queer, aprirà una nuova sede in Ramperstorffergasse 39 il 1 maggio 2025. Dopo 15 anni nella sua sede attuale, l'istituzione, che ha archiviato e ricercato la storia queer di Vienna e dell'Austria sin dalla sua fondazione nel 2009, ora ha grandi progetti. “Con la nuova sede ci uniamo alla lega internazionale degli archivi e dei musei queer”, sottolineano i fondatori Andreas Brunner e Hannes Sulzenbacher, confrontandosi con rinomate istituzioni come il Gay Museum di Berlino e l’IHLIA di Amsterdam, considerate pioniere nella documentazione storica queer ORF riportato.

Nella nuova sede, i visitatori possono aspettarsi una biblioteca completa con oltre 10.000 libri e quasi 25.000 riviste queer provenienti da più di 50 paesi: la più grande collezione di questo genere in Austria. "Le passeggiate queer in città sono un vero successo", dice Brunner, soddisfatto della forte richiesta di visite guidate, soprattutto durante la stagione del Pride. La nuova struttura fornirà anche uno spazio espositivo per eventi e attività culturali, consentendo a QWIEN di sensibilizzare il grande pubblico sulle questioni e sulla storia queer ancora più di prima. L'inaugurazione è prevista per giugno 2025. Secondo Sulzenbacher, queste discussioni artistiche e storiche dovrebbero concentrarsi sempre più sui contenuti queer ed enfatizzarne la rilevanza per la società nel suo insieme QWIEN comunica.

Un approccio orientato al futuro

Il lavoro di QWIEN non comprende solo l'archiviazione di eredità personali e istituzionali, ma anche il confronto con la persecuzione nazionalsocialista degli omosessuali, sostenuto dal Fondo Nazionale della Repubblica. Una vasta banca dati per la registrazione dei nomi delle vittime viene costantemente ampliata ed è disponibile per la ricerca universitaria. Il nuovo centro migliorerà la qualità del supporto ai ricercatori e l'accesso ai materiali in una spaziosa sala lettura. "Saremo queer, rumorosi e sfacciati", annuncia Sulzenbacher, creando uno spazio in cui i temi queer vengono presentati in modo vivace e diversificato.