Gruppo di ubriachi attacca il palazzo presidenziale in Ciad: 19 morti!
Un gruppo di alcolisti ha attaccato il palazzo presidenziale in Ciad il 9 gennaio 2025. 19 morti, situazione sotto controllo.
Gruppo di ubriachi attacca il palazzo presidenziale in Ciad: 19 morti!
Un episodio sconvolgente ha sconvolto il Ciad: un gruppo disorganizzato di uomini ubriachi ha compiuto un attacco al palazzo presidenziale di N'Djamena, terminato in un bagno di sangue. Secondo i rapporti, entrambi Corona.at così come da ORF.at Confermato, 19 persone sono state uccise dopo che le forze di sicurezza hanno rapidamente sopraffatto gli aggressori. Inizialmente si vociferava che si trattasse di militanti della milizia jihadista Boko Haram, ma il ministro degli Esteri Abderaman Koulamallah ha chiarito che gli aggressori erano ubriachi e probabilmente non avevano alcun motivo serio.
Koulamallah ha descritto gli aggressori come “Pieds Nickeles” ubriachi, un riferimento ai personaggi dei cartoni animati francesi che spesso si trovano in situazioni imbarazzanti. Un totale di 24 uomini attaccarono le guardie del palazzo e furono in gran parte neutralizzati dodici ore dopo l'attacco. Mentre 18 di loro sono stati uccisi, ci sono stati un morto e tre feriti tra le forze di sicurezza. Come ha spiegato Koulamallah, gli aggressori erano equipaggiati con machete e coltelli, ma non con armi da guerra. “La situazione è completamente sotto controllo”, ha assicurato, sottolineando che non esiste alcuna minaccia seria alla sicurezza nazionale.
Contesto dell'attacco
L'incidente è avvenuto subito dopo la visita del ministro degli Esteri cinese Wang Yi al palazzo presidenziale. Dopo l'attacco, tutte le strade di accesso sono state bloccate e sulle strade sono stati avvistati carri armati. Il Ciad, che negli ultimi mesi ha lottato contro le turbolenze politiche e le accuse di manipolazione elettorale, sta attraversando un periodo di incertezza. Il presidente Mahamad Idriss Déby Itno, recentemente confermato in carica in un'elezione controversa, era nel palazzo presidenziale durante l'incidente, aumentando ulteriormente le preoccupazioni sulla stabilità politica del paese.