Proteste contro Fico: la Slovacchia lotta per l'Ucraina!
Il 7 marzo 2025, decine di migliaia di persone hanno protestato in Slovacchia contro la politica ucraina filo-russa del primo ministro Fico.
Proteste contro Fico: la Slovacchia lotta per l'Ucraina!
In Slovacchia, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la politica del primo ministro Robert Fico, pesantemente criticato per la sua posizione filo-russa. Quest'ondata di manifestazioni, innescata dal controverso incontro di Fico con Vladimir Putin a Mosca, costringe l'iniziativa popolare "Mier Ukrajine" (Pace dell'Ucraina) a inviare un messaggio chiaro: "Vogliamo vivere in un Paese libero!" Venerdì si sono radunate nella sola Bratislava circa 15.000 persone che hanno condannato il corso di Fico come un tradimento nei confronti degli alleati occidentali e dell'Ucraina. Forte notizie quotidiane I manifestanti lo hanno accusato di essere un “agente di una potenza straniera” e di andare contro gli interessi di Slovacchia e Ucraina.
Anche le reticenti esportazioni di armi della Slovacchia verso l'Ucraina, che attualmente sono limitate a beni non letali come le attrezzature per lo sminamento, stanno causando malcontento. Fico ha bloccato le consegne di armi provenienti dalle scorte dell'esercito, mentre i manifestanti chiedono un maggiore impegno e fanno massicce donazioni per le munizioni. 75.000 persone hanno già raccolto oltre cinque milioni di euro per sostenere l'Ucraina Vienna.at segnalato. Le proteste, che sono continuate nelle ultime settimane, sono una reazione alla percezione di Fico di allontanarsi dall'Occidente e al tentativo di spingere la Slovacchia tra le braccia della Russia.
Sostegno all'Ucraina contro l'influenza della Russia
I manifestanti sottolineano la necessità di proteggere la Slovacchia dal governo di Fico, che ignora le pressioni occidentali e si avvicina invece alla Russia. I critici avvertono che questa politica non solo mette in pericolo la politica di difesa della Slovacchia, ma mina anche la solidarietà europea. Fico, che sta lottando con le ricadute economiche derivanti dal blocco del transito del gas russo, ha anche minacciato di ridurre gli aiuti umanitari ai rifugiati ucraini e di bloccare gli aiuti finanziari dell’UE se non riuscirà a raggiungere dei compromessi. Questo atteggiamento incontra il rifiuto di molti, mentre l'iniziativa popolare invoca ancora una volta una grande ondata di proteste nelle prossime settimane.