Changan apre la prima fabbrica Nev in Thailandia: una pietra miliare per l'industria!
Changan apre la prima fabbrica Nev in Thailandia: una pietra miliare per l'industria!
Rayong, Thailand - Il 21 maggio 2025, Changan Automobile ha iniziato ufficialmente la produzione nel suo primo impianto di produzione internazionale per nuovi veicoli energetici (NEV) a Rayong, in Thailandia. Questa struttura è considerata un passo significativo per l'azienda perché segna il cambiamento dalla pura esportazione di prodotti a una strategia di esportazione completa per gli ecosistemi industriali. Il sistema Rayong comprende sistemi di produzione, processi di ricerca e sviluppo, nonché standard per la catena di approvvigionamento, che raccoglie un modello ecologico e intelligente per attività globali sostenibili. Il lavoro ha un'area di circa 245 RAI (392.000 metri quadrati) ed è composto da cinque seminari: saldatura, pittura, assemblaggio generale, ingegnalistica e produzione di batterie.
L'apertura della fabbrica cade insieme all'introduzione del veicolo da 28,59 milioni di persone, un S05 profondo con sterzo di destra. Questi eventi significativi non solo sottolineano la crescita di Changan, ma anche l'importanza del "vasto piano oceanico", che mira a raccogliere cinque mercati internazionali: il sud-est asiatico, il Medio Oriente e l'Africa, il centro e il Sud America, l'Europa e l'Eurasia- allo stesso livello strategico del mercato cinese. In questo contesto, Zhu Huarong, presidente di Changan, sottolinea che la produzione a Rayong dovrebbe diventare uno standard globale per la mobilità sostenibile.
Processi di produzione innovativi e sostenibilità
La nuova fabbrica in Thailandia utilizza tecnologie avanzate per ridurre il consumo di energia per veicolo di circa il 20 %. Per questo vengono utilizzati luce diurna, sistemi fotovoltaici e riciclaggio di acqua grigia e piovana. Anche le procedure di automazione e di assemblaggio innovative contribuiscono all'efficienza e all'elevata qualità del prodotto. Changan sta pianificando una capacità di produzione annuale di 200.000 unità entro il 2027, tra cui i marchi Chang-A, Deepal e Avatr, che sono fabbricati qui.
sfide tecnologiche e infrastrutturali
Parallelamente alle attività di Changan, l'Unione Europea pone elevate richieste sulle infrastrutture per l'elettromobilità. Gli studi dimostrano che è necessario un aumento del 320 per cento dell'espansione delle infrastrutture per soddisfare la necessità di stazioni di ricarica e energie rinnovabili nei prossimi anni. Un focus sul caricabatterie ad alta potenza (HPC) con 350 kW e oltre è considerato necessario per aumentare l'accettazione dei veicoli elettrici. Secondo il KPMG, devono essere installate oltre 1.000 stazioni di ricarica al giorno per rispettare gli obiettivi normativi dell'UE.L'urgenza di tali misure infrastrutturali mostra quanto l'industria automobilistica dovrà essere trasformata nei prossimi anni. L'impegno di Changan per la mobilità sostenibile e l'innovazione tecnologica potrebbero non solo far avanzare l'azienda, ma anche svolgere un ruolo importante nello sviluppo più ampio della mobilità sostenibile in tutto il mondo.
Nel complesso, l'apertura della fabbrica NEV in Thailandia segna un passo importante per Changan, mentre la società sta espandendo la sua presenza globale e contribuendo attivamente alla trasformazione dell'industria automobilistica in un futuro sostenibile.
Changan ha già effettuato il lancio di marchi in Messico, Arabia Saudita e Germania. Sette nuovi modelli sono stati introdotti sul mercato thailandese dal novembre 2023, con oltre 14.000 unità vendute. La strategia di gestione snella dell'azienda integra sette sistemi operativi e sei processi principali per massimizzare l'efficienza e la qualità della produzione. Il nuovo lavoro a Rayong offre non solo prodotti, ma anche un modello per una catena di approvvigionamento innovativa e resistente tra Cina e Tailandia.
Per ulteriori informazioni è possibile trovare i rapporti da ots ots PR Newswire and kpmg Visualizza.
Details | |
---|---|
Ort | Rayong, Thailand |
Quellen |
Kommentare (0)