Assoluzione nel caso Anna: riforme controverse del diritto penale sessuale!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

Nell'attuale articolo dell'Exxpress gli esperti discutono dell'assoluzione nel "caso Anna" e delle riforme necessarie nel diritto penale sessuale.

Im aktuellen Exxpress-Artikel diskutieren Experten über den Freispruch im "Fall Anna" und erforderliche Reformen im Sexualstrafrecht.
Nell'attuale articolo dell'Exxpress gli esperti discutono dell'assoluzione nel "caso Anna" e delle riforme necessarie nel diritto penale sessuale.

Assoluzione nel caso Anna: riforme controverse del diritto penale sessuale!

Nella recente discussione sul diritto penale sessuale e sugli effetti dell’assoluzione nel “caso Anna”, si sono intensificati i dibattiti sulla tutela giuridica delle vittime di violenza sessuale. Oggi, 1 dicembre 2025, su exxpress si è svolta una discussione dal vivo tra Eva Schütz e Ralf Schöllhammer, in cui sono state discusse nuove accuse e una crescente perdita di fiducia nella società nei confronti delle ONG politicizzate. L'assoluzione di dieci giovani vittime di violenza sessuale contro una ragazzina di dodici anni è stata vista come un segnale che l'attraversamento del confine poteva essere tollerato. Questa decisione non ha solo conseguenze legali ma anche sociali e lascia molte persone impotenti.

Nel settembre 2023, una giuria del tribunale regionale di Vienna ha assolto gli imputati. La Procura ha presentato ricorso per l'annullamento e il caso è ora all'esame della Corte Suprema. Ciò che è particolarmente problematico è il fatto che gli imputati non sono stati accusati di stupro, ma di violazione dell'autodeterminazione sessuale. La legge considera minori i bambini sotto i 14 anni e le domande se i ragazzi conoscessero la vera età della ragazza sono rimaste senza risposta. Questa circostanza mette in luce le sfide che il diritto penale sessuale deve affrontare in Austria, come riporta Wiener Zeitung.

Riforma del diritto penale sessuale

Gli eventi legati al caso Anna hanno spinto il governo austriaco a presentare un pacchetto di riforme nel diritto penale sessuale. In futuro dovrà essere chiaro che i rapporti sessuali non saranno più consentiti senza esplicito consenso. Eva Schütz chiede che lo standard per il consenso sia un consenso riconoscibile. Lo scopo di questa riforma è quello di sollevare le vittime dalla necessità di dimostrare di aver opposto “sufficientemente resistenza”. Schöllhammer sottolinea però che le nuove leggi da sole non possono garantire la giustizia e che anche la procura e i tribunali hanno il compito di emettere giudizi più decisivi. Questi dibattiti sono supportati dalla prevista introduzione di un principio di consenso che richiede il consenso esplicito della vittima, come osserva Wiener Zeitung.

L’accordo di coalizione su cui dovrebbero basarsi le riforme menziona solo marginalmente il diritto penale sessuale. Una delle preoccupazioni principali dei partiti al potere ÖVP, SPÖ e Neos è quella di aumentare l'attuale portata delle pene per reati specifici, ma non si chiede alcuna riforma fondamentale dell'articolo 177 del Codice penale. Ciò include l’introduzione di qualifiche speciali per lo stupro di gruppo, considerate importanti da anni. Si fa riferimento anche al numero crescente di stupri di gruppo denunciati, che tuttavia non può essere visto come un aumento esponenziale, come descrive kripoz.

Reazioni e richieste sociali

L’assoluzione nel “caso Anna” ha suscitato numerose discussioni, con molte voci che affermano che il sistema attuale non fornisce un sostegno sufficiente alle vittime. L'avvocato della vittima Sascha Flatz chiarisce che il procedimento penale è formalmente condotto come "stato contro gli autori del reato" e che le vittime non dispongono di strumenti efficaci per opporsi a una sentenza. Ciò contribuisce alla rabbia letterale delle persone colpite e alla sensazione di impotenza. Di conseguenza, è urgentemente necessaria una riforma più completa del diritto penale sessuale per rendere giustizia all’ingiustizia subita da molte donne e bambini. Al centro dell’attenzione ci sono le negoziazioni sul principio del consenso e l’ampliamento delle opzioni giuridiche per le vittime.

Alla luce di questi sviluppi, resta da vedere se le riforme previste verranno attuate e se potranno effettivamente portare a un miglioramento del quadro giuridico per le vittime di violenza sessuale. Il dibattito pubblico mostra chiaramente che esiste un’urgente necessità di agire per rafforzare i diritti delle persone colpite e garantire la giustizia.