ÖVP e SPÖ corrono verso il compromesso: budget sotto pressione!
ÖVP e SPÖ stanno negoziando un budget biennale per trovare soluzioni pragmatiche a un budget “rotto”.
ÖVP e SPÖ corrono verso il compromesso: budget sotto pressione!
In Austria i leader politici di ÖVP e SPÖ si trovano di fronte a un compito immane: dopo il fallimento dei colloqui di coalizione, i due partiti si incontrano per elaborare un nuovo budget biennale. Nel fine settimana si è discusso del leader dell'ÖVP Christian Stocker e del leader dell'SPÖ Andreas Babler, mentre in piccoli gruppi si sono riuniti anche rappresentanti delle parti sociali, tra cui il sindacalista Wolfgang Katzian e rappresentanti della Camera di commercio. Come Lo ha riferito Ö24, ÖVP e SPÖ sembrano aver trovato un approccio alla questione della pianificazione finanziaria che dovrebbe superare l'ingombrante pianificazione del budget esistente.
Il punto centrale del contendere resta il bilancio stesso, che il negoziatore della SPÖ Kai Jan Krainer definisce “di fatto rotto”. In un'intervista al “Ö1-Morgenjournal” Krainer ha spiegato che è giunto il momento di trovare “soluzioni pragmatiche”. Una strategia di austerità radicale non è sostenibile nella situazione attuale, soprattutto perché l’inflazione e l’aumento degli affitti gravano pesantemente sulla popolazione. Il negoziato, che inizia con il sottogruppo Fiscalità e Finanza, tocca diversi cluster tematici, anche se non sono state ancora comunicate linee guida esplicite Lo ha riferito la stampa.
Soluzioni futuristiche in crisi
Il prossimo bilancio non solo dovrà essere adattato alla situazione di crisi, ma dovrà anche contribuire a stimolare l’economia. I due partiti hanno concordato di adottare alcuni elementi dell’attuale bilancio blu per garantire un’attuazione più agevole delle misure. Con una svolta sorprendente, la SPÖ ha rinunciato alle tasse sul patrimonio, mentre la ÖVP ha ora accettato un prelievo bancario temporaneo. Si tratta di un progresso significativo in quanto potrebbe accelerare i negoziati tra le parti. Viene inoltre discussa la possibilità di monitorare i servizi di messaggistica nel contesto dell'attuale situazione di sicurezza a seguito di un attacco terroristico islamico.