Battaglia di streaming: chi sarà il re dell'intrattenimento su schermo?
L’articolo evidenzia lo sviluppo del mercato dello streaming dopo la pandemia del 2020 e discute le sfide che devono affrontare fornitori come Netflix.
Battaglia di streaming: chi sarà il re dell'intrattenimento su schermo?
Le regole del gioco stanno cambiando nella giungla digitale dei servizi di streaming. Cinque anni dopo l’inizio della pandemia, che ha dato impulso al business dello streaming, sono finiti i tempi della crescita spensierata di provider come Netflix. Molti fornitori non raggiungono il pareggio; La competizione per i migliori contenuti sta diventando sempre più dura. In una recente dichiarazione il famoso regista tedesco Wim Wenders ha criticato l'avidità delle piattaforme di streaming, che rivendicano tutti i diritti sui contenuti prodotti. "Che cosa volete fare con il contenuto? Dopo la valutazione, vengono tutti messi in una grande cripta, e molti poi muoiono per sempre", ha detto Wenders all'agenzia di stampa tedesca.
L’evento Mipcom di Cannes ha messo in chiaro che broadcaster e streamer competono sempre più per gli stessi formati. “Tutti pescano nella stessa piscina”, ha detto Jens Richter di Fremantle. Ma la lotta per i migliori contenuti mostra già i primi risultati: i confini precedentemente netti tra televisione classica e servizi di streaming stanno diventando sempre più sfumati. Anche Amazon e Netflix fanno ora affidamento sulla pubblicità e sulle trasmissioni in diretta, mentre le emittenti televisive tradizionali stanno ampliando la loro offerta di streaming per attirare nuovi spettatori.
Netflix e le sue sfide
Netflix è alle prese con un debito totale di 16 miliardi di dollari e da mesi persegue una rigorosa strategia contro la condivisione delle password tra le famiglie per attirare nuovi abbonati. L'azienda prevede di produrre essa stessa ancora più contenuti, ma rimane fedele al principio di non vendere serie di successo ad altre piattaforme. Allo stesso tempo Netflix presenta nuovi modelli di prezzo, con un prezzo iniziale di soli 4,99 euro al mese per la versione finanziata tramite pubblicità, che si rivolge a un gruppo target più ampio.
L'indagine sulla fruizione dei video mostra che il consumo televisivo tradizionale rimane forte. Il settore televisivo detiene ancora la prima posizione in termini di spettatori con il 77%. Esperti come Wolfgang Struber di RTR-Medien sostengono la valutazione di una coesistenza tra contenuti televisivi e alternative online, che potrebbe offrire ad entrambe le forme di media un posto nel mix mediatico senza che nessuna delle due scompaia.