L’Ungheria dichiara Antifa un gruppo terroristico: Orban traccia confini chiari!
L’Ungheria dichiara Antifa un’organizzazione terroristica. Orban chiede una classificazione UE e misure preventive contro i gruppi.

L’Ungheria dichiara Antifa un gruppo terroristico: Orban traccia confini chiari!
Il 27 settembre 2025 l’Ungheria ha pubblicato per la prima volta un elenco nazionale delle organizzazioni terroristiche. In questo elenco figura tra l’altro il movimento Antifa. Il primo ministro Viktor Orban ha introdotto misure per agire contro questi gruppi prima che possano commettere crimini. Un recente decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale chiarisce che possono essere incluse solo le organizzazioni che non sono presenti negli elenchi delle sanzioni dell'UE o dell'ONU. Ciò consente all’Ungheria di imporre sanzioni finanziarie ai gruppi elencati e di inserire nella lista nera o vietare l’ingresso le persone associate a questi gruppi.
Orban ha descritto Antifa e i suoi affiliati come organizzazioni terroristiche e ha sottolineato che sono necessarie misure preventive. “Devi agire contro gli Antifa prima che commettano crimini”, ha detto. Questa classificazione segue l’esempio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che lunedì ha anche classificato Antifa come “organizzazione terroristica” in seguito al attentato mortale all’attivista di estrema destra Charlie Kirk il 10 settembre.
Reazioni e pareri di esperti
Le reazioni all'iniziativa ungherese sono contrastanti. Gli esperti sottolineano che Antifa è più un’ideologia politica che un gruppo organizzato. La classificazione di Antifa come organizzazione terroristica potrebbe quindi essere considerata controversa. Va inoltre notato che l’Ungheria non ha precedentemente mantenuto un elenco di gruppi terroristici, il che sottolinea la novità di questa misura.
Il ministro degli Esteri Peter Szijjarto ha chiesto che l’Unione Europea segua il governo degli Stati Uniti su questo tema e designi anche Antifa come “terrorista”. Ciò dimostra che l’Ungheria è interessata a un più ampio sostegno internazionale per la sua posizione.
Un contesto più ampio
La valutazione dell’estremismo politico è diventata più importante in Europa a causa dell’aumento della violenza di destra. Negli ultimi anni si è registrato un aumento degli attacchi terroristici di destra, soprattutto in Germania, dove è aumentato il numero di sospetti terroristi arrestati, secondo i rapporti delle autorità di sicurezza che classificano la violenza degli estremisti di destra come una grave minaccia.
Le tendenze sociali associate ad atteggiamenti ultranazionalisti e xenofobi possono contribuire all’aumento della violenza estremista di destra. In questo contesto va menzionato il fenomeno della sottocultura “incel”, anch’esso sempre più importante. Questo sviluppo è spesso promosso dai social media, che consentono una radicalizzazione sostenuta e creano reti libere.
Gli esperti vedono la violenza degli estremisti di destra e il terrorismo di destra come un fenomeno diffuso in tutta Europa e la cui portata e manifestazioni variano. Considerata la moltitudine di fattori che influenzano i movimenti estremisti, è difficile fare previsioni precise sugli sviluppi futuri.
Le recenti decisioni in Ungheria vengono quindi interpretate in un contesto politico più ampio in cui la gestione dell’estremismo – sia di destra che di sinistra – è sempre più determinata dall’agenda politica.
Per un’analisi dettagliata della violenza terroristica di destra in Europa, cfr bpb.de. Verranno inoltre discusse le sfide e i pericoli legati alle diverse correnti estremiste, tenendo conto della situazione della sicurezza internazionale e nazionale.
Il dibattito su Antifa e la sua classificazione come organizzazione terroristica continuerà a influenzare il discorso politico in Europa. Gli osservatori sono curiosi di vedere come si svilupperanno queste situazioni e quali ulteriori conseguenze politiche e sociali ne deriveranno.