Discussione dell'UE sul conflitto in Medio Oriente: ruolo e priorità dell'Austria!
Il Cancelliere Stocker discute dei conflitti in Medio Oriente, della politica migratoria e dei negoziati di pace nella commissione principale dell'UE.

Discussione dell'UE sul conflitto in Medio Oriente: ruolo e priorità dell'Austria!
Oggi, 25 giugno 2025, il Comitato Principale Europeo ha discusso temi centrali come il conflitto tra Israele e Iran, la guerra in Ucraina e le sfide della politica migratoria. Al centro dei colloqui il cancelliere federale Christian Stocker e il ministro dell'UE Claudia Plakolm. Mentre Stocker ha sottolineato la necessità di contrastare l'accumulo di energia nucleare iraniana attraverso mezzi politici, Plakolm ha chiarito che la lotta all'immigrazione clandestina rimane una delle "massime priorità" dell'Austria. Ci sono state anche voci dei partiti dell'opposizione, che sono stati ascoltati sotto forma di quattro mozioni, ma non sono riusciti a raggiungere la maggioranza.
Il conflitto tra Israele e Iran si sta intensificando, in gran parte a causa del programma nucleare iraniano e delle preoccupazioni di Israele in materia di sicurezza. Israele teme che l'Iran possa sviluppare armi nucleari e, secondo quanto riferito, sta pianificando un'azione militare contro il programma nucleare in alternativa. Ciò avviene in un contesto di crescenti attacchi, con oltre 180 razzi lanciati contro Israele, che infiammano ulteriormente le tensioni. In Libano i combattimenti hanno portato alla chiusura di tre ospedali, con gravi conseguenze umanitarie per la popolazione civile.
Negoziati di pace e aiuti umanitari
Stocker ha menzionato anche la possibilità di offrire Vienna come sede per i negoziati di pace. Ciò accade non solo nel contesto del conflitto in Medio Oriente, ma anche nel contesto della preoccupante situazione relativa ai negoziati di pace nel conflitto in Ucraina. I colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj sono stati ritenuti necessari per migliorare la situazione.
L'Austria prevede inoltre di fornire 3 milioni di euro in aiuti umanitari a Gaza. Ciò fa parte di un impegno che comprende anche la riprogettazione delle norme sul rimpatrio per combattere l’immigrazione clandestina. Plakolm si è pronunciato contro la sospensione dell'accordo di associazione con Israele a livello europeo e ha sottolineato l'importanza di questi strumenti politici.
Negoziati internazionali
A livello internazionale sono in corso trattative tra i ministri degli Esteri di Germania, Francia e Gran Bretagna, nonché il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Dopo più di quattro ore di colloqui, i ministri hanno espresso il parere che sia importante proseguire i negoziati. La parte iraniana è fondamentalmente disposta al dialogo, ma non vuole condurre negoziati finché continuano gli attacchi di Israele. La situazione resta tesa e potrebbe portare a un'escalation, che anche il capo della politica estera dell'UE Kaja Kallas ritiene necessaria per prevenire la violenza in Medio Oriente notato.
I dibattiti in seno alla commissione hanno riguardato anche temi come la competitività dell'UE e le prospettive di adesione dei Balcani occidentali e della Moldavia. Allo stesso tempo, sono state espresse preoccupazioni riguardo al programma nucleare iraniano, percepito come una grave minaccia per la regione, che riduce ulteriormente le possibilità di una pace stabile.