Demo in Tel Aviv: migliaia di accordi di ostaggio un anno fa per il massacro di Hamas
Demo in Tel Aviv: migliaia di accordi di ostaggio un anno fa per il massacro di Hamas
In Israele hanno ancora una volta raccolto migliaia di persone per dimostrare per il rilascio di ostaggi che sono stati sotto la violenza degli islamisti dal massacro di Hamas il 7 ottobre 2022. Nonostante le rigide restrizioni all'Assemblea, circa 2.000 persone si sono radunate nella città costiera di Tel Aviv, secondo i media israeliani, come questo è attualmente il numero massimo consentito per il numero centrale. Tuttavia, il comando del fronte domestico aveva aumentato il numero di partecipanti per eventi pubblici la sera prima.
Nonostante il declino del numero di manifestanti, le proteste si sono svolte anche in altre città del paese, che sono state dirette contro i cornici di ostaggi in corso. È diventato chiaro che molti di questi presenti richiedono la fine dei combattimenti nella striscia di Gaza e vogliono un cessate il fuoco.
accuse contro il governo
I parenti degli ostaggi accusano il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per sabotare un possibile accordo con Hamas. Ai suoi occhi, si inchinò alle esigenze dei suoi partner di coalizione, che sono composti da gruppi estremisti ultra -religiosi e di destra. Queste parti sono con veemenza contro qualsiasi concessione ad Hamas, il che rende negoziati sul prelievo di ostaggi.
L'umore frustrato tra i manifestanti è stato illustrato da poster in cui sono state lette frasi come "un anno e non sono ancora qui". Ciò riflette l'insoddisfazione generale, che riflette molte esperienze e preoccupazioni standardizzate: il destino degli ostaggi potrebbe eventualmente diventare sempre più sullo sfondo, specialmente in vista dell'escalation occasionale delle lotte nel vicino Libano.
Per molti, non è solo una domanda politica, ma anche una questione personale. L'incertezza sul benessere dei loro parenti continua ad aumentare la tensione. Nel mezzo di questa situazione critica, rimane entusiasmante osservare se il governo israeliano adotti misure per liberare gli ostaggi. Le proteste sono un chiaro segno di resistenza alla situazione elaborata e alla persistente incertezza sulla sicurezza delle persone detenute.
Ulteriori informazioni sullo sfondo delle proteste si trovano in un può essere letto.
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