Tagli al settore sociale: le associazioni assistenziali avvisano dell'emergenza!

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Le associazioni assistenziali del distretto di Coesfeld criticano i drastici tagli di 90 milioni di euro nel settore sociale e chiedono un ripensamento.

Tagli al settore sociale: le associazioni assistenziali avvisano dell'emergenza!

Nel distretto di Coesfeld, un nuovo progetto di pianificazione finanziaria suscita grande preoccupazione tra le associazioni assistenziali. Il piano attuale prevede tagli drastici di quasi 90 milioni di euro nel settore del welfare, che potrebbero mettere a repentaglio in modo significativo numerosi servizi sociali della regione.

L'Associazione Free Welfare, composta da organizzazioni come Arbeiterwohlfahrt (Awo), Caritas e Diakonie, ha criticato i piani e mette in guardia dagli effetti negativi sui servizi sociali. Secondo una dichiarazione congiunta, i tagli colpiscono quasi tutti i settori del lavoro sociale, come la dipendenza, il sostegno alle persone a rischio e la consulenza familiare. Le organizzazioni chiedono ai membri del parlamento regionale di riconsiderare i loro piani.

Implicazioni critiche per la consulenza sulla migrazione

Una delle conseguenze più gravi dei tagli proposti riguarda la consulenza in materia di migrazione. Il budget per la consulenza sociale ai rifugiati verrà ridotto di due terzi, il che significherà una perdita di 22 milioni di euro l'anno prossimo. Christoph Schlütermann, portavoce dell'Associazione Welfare, sottolinea che gli attuali programmi di finanziamento non sono già sufficientemente finanziati e che ulteriori risparmi in questo settore non sono sostenibili.

"I costi del personale aumentano e abbiamo bisogno di un aumento dei finanziamenti, non di un taglio", ha continuato Schlütermann. La preoccupazione per questi tagli finanziari porta anche ad un appello ai deputati del parlamento regionale del distretto di Coesfeld. Con una lettera urgente le associazioni chiedono un cambio di direzione nel parlamento regionale e votano contro i tagli previsti.

I problemi non sono affatto nuovi, poiché già l’anno scorso vi furono proteste contro la politica di bilancio del governo nero-verde. Il 19 ottobre 2023, 25.000 persone, tra cui molti dipendenti di organizzazioni di beneficenza, hanno manifestato davanti al parlamento regionale e hanno chiesto maggiori risorse finanziarie per il lavoro sociale. Il messaggio centrale: il bilancio statale deve essere adeguato per evitare un crollo del finanziamento degli asili nido, dei centri di consulenza e di altre istituzioni sociali.

Il messaggio delle associazioni assistenziali è chiaro: la politica di bilancio prevista non è solo una riduzione delle risorse, ma anche un passo indietro nella responsabilità sociale. Chiedono una svolta nel finanziamento del lavoro sociale per rafforzare la coesione sociale.

Anche la stessa amministrazione distrettuale è coinvolta, come ha confermato il capo dipartimento Detlef Schütt nel comitato tecnico. Le misure di austerità potrebbero comportare l’impossibilità di coprire posizioni importanti e l’eliminazione di alcuni servizi di consulenza. Secondo il capogruppo parlamentare della SPD Johannes Waldmann i previsti tagli al budget mostrano che sono a rischio soprattutto la consulenza in materia di migrazione e altri servizi sociali essenziali.

Rapporti successivi riportano tagli in diverse aree sociali, tra cui il sostegno alla dipendenza, la consulenza familiare e l’inclusione. Mentre oltre 404 milioni di euro vengono stanziati ulteriormente nel bilancio complessivo nel settore dell’assistenza ai bambini e ai giovani, allo stesso tempo si dovranno risparmiare, ad esempio nelle misure di protezione per bambini e giovani e a sostegno delle persone con disabilità. I conflitti tra le esigenze finanziarie e la realtà dell’aiuto sociale diventano sempre più evidenti.

Le associazioni di welfare chiedono ora una posizione chiara da parte del governo statale, poiché l'attuale pianificazione del bilancio non solo mina l'infrastruttura sociale, ma mette a repentaglio anche il sostegno ai gruppi più svantaggiati della società. Per questi ulteriori sviluppi, sarà cruciale il modo in cui i politici risponderanno alle continue preoccupazioni delle associazioni.