Nuovo satellite ESA: lanciati dati rivoluzionari sulla biomassa forestale!
Il nuovo satellite dell’ESA migliora la mappatura globale della biomassa forestale e sostiene la ricerca sul clima. A partire dal 29 aprile 2025.

Nuovo satellite ESA: lanciati dati rivoluzionari sulla biomassa forestale!
Il 3 maggio 2025, l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha annunciato un passo significativo per migliorare i dati sulle foreste globali. Il nuovo satellite Biomass Mission è entrato in orbita questa settimana e fornirà le mappe satellitari più accurate del carbonio forestale in superficie. Queste mappe si basano su un set di dati completo che comprende quasi due decenni di informazioni sui cambiamenti nelle foreste. Lo sviluppo di questo set di dati a lungo termine ha avuto luogo nell'ambito dell'Iniziativa sui cambiamenti climatici dell'ESA e integra dati provenienti da varie missioni satellitari, integrati dai nuovi dati della missione Biomassa.
I dati registrati tracciano le parti legnose della vegetazione ricche di carbonio, come tronchi e rami, in tutto il mondo per gli anni tra il 2007 e il 2022. La risoluzione dei dati varia tra 100 metri e 50 chilometri. Secondo Frank Martin Seifert dell'ESA, questa innovazione rappresenta un momento cruciale per la scienza del clima, poiché gli alberi immagazzinano grandi quantità di carbonio che può essere rilasciato attraverso la deforestazione e gli incendi boschivi. Richard Lucas dell'Università di Aberystwyth sottolinea che la Missione sulla Biomassa migliorerà significativamente la rappresentazione della biomassa forestale globale, in particolare nelle regioni densamente boscose.
Tecnologia per la missione della biomassa
La missione Biomassa utilizza un innovativo radar spaziale in banda P con una lunghezza d'onda di circa 70 cm. Questa tecnologia ha la capacità di penetrare nelle fitte chiome delle foreste e misurare il carbonio nella vegetazione difficile da raggiungere. Ciò riduce le incertezze nella stima dei livelli di carbonio, in particolare nelle regioni tropicali dove i tradizionali sensori ottici spesso falliscono a causa della copertura nuvolosa. Il radar cattura il segnale riflesso dai singoli elementi forestali, fornendo preziose informazioni sulla struttura della foresta che possono essere utilizzate per ricavare parametri di biomassa e elevazione.
I dati affidabili forniti dalla Missione Biomassa supportano, tra le altre cose, l’iniziativa REDD+ delle Nazioni Unite, che mira a ridurre le emissioni di carbonio derivanti dalla deforestazione e dal cambiamento dell’uso del suolo nei paesi in via di sviluppo. Questa missione migliorerà anche la comprensione della perdita di habitat e del suo impatto sulla biodiversità forestale.
Monitoraggi e sfide nel settore forestale
Remote Sensing Solutions (RSS) vanta oltre 20 anni di esperienza nel monitoraggio delle foreste tropicali. L'azienda realizza soluzioni complete per la registrazione della deforestazione, del degrado forestale, nonché per la valutazione della biomassa e la contabilizzazione della CO2. Tecnologie satellitari e metodi di analisi dei dati all’avanguardia vengono utilizzati per fornire informazioni affidabili sulle foreste globali.
Le foreste non sono solo punti caldi della biodiversità, ma svolgono anche un ruolo chiave nel ciclo del carbonio. Tuttavia, l’intensificazione dell’uso del territorio e la silvicoltura non sostenibile portano a danni significativi agli ecosistemi forestali, che a loro volta aumentano le emissioni di gas serra. Il monitoraggio svolge un ruolo cruciale nell’affrontare queste sfide. Registrando le tendenze storiche della deforestazione e analizzando l’impatto degli incendi boschivi sugli ecosistemi, si migliora la qualità della gestione sostenibile delle foreste.
La missione sulla biomassa non solo contribuirà allo stoccaggio del carbonio nelle foreste, ma fornirà anche conoscenze vitali per le future strategie ambientali e le misure di protezione del clima. Questi sviluppi sono essenziali per affrontare efficacemente le sfide del cambiamento climatico e promuovere pratiche sostenibili.
Il satellite è stato costruito da un consorzio di oltre 50 società, con Airbus UK in qualità di appaltatore principale. Il successo del lancio, originariamente previsto per il 29 aprile 2025 da Kourou nella Guyana francese a bordo di un razzo Vega-C, ha ora aperto la strada a una rivoluzione nel monitoraggio delle foreste.