I Verdi chiedono conseguenze: lo scandalo di Signa scuote il mondo finanziario!

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Il rapporto finale dei Verdi al comitato COFAG-U fa luce sul fallimento di Signa e chiede linee guida più rigorose e trasparenza.

I Verdi chiedono conseguenze: lo scandalo di Signa scuote il mondo finanziario!

I Verdi affrontano con enfasi la controversia sull'investitore René Benko e la sua azienda Signa. In un ampio rapporto finale di 73 pagine, presentato dalla leader dei Verdi Nina Tomaselli, viene tracciata una valutazione acuta degli eventi che hanno portato alla bancarotta miliardaria di Signa. Lei descrive il modello di business come un “monopolio da miliardi di dollari” basato sull’uso esagerato delle norme legali internazionali per l’apprezzamento del patrimonio immobiliare. Secondo Tomaselli questo rischio veniva calcolato finché i tassi di interesse rimanevano bassi e il mercato immobiliare era florido, ma quando queste condizioni vennero meno l’intero sistema crollò, provocando anche un drammatico fallimento. oe24.at segnalato.

È richiesta responsabilità politica

La Tomaselli ha anche rinnovato le accuse contro Benko, già sollevate in Commissione U. Lei ha sottolineato che il “gioco delle carte” di Benko sembra essere fuorviante, ma comporta sistematiche debolezze di carattere legale nel modello di business. I politici sono ora obbligati ad adottare misure drastiche per prevenire tali casi in futuro. I Verdi chiedono tra l'altro sanzioni severe per la mancata presentazione dei bilanci e un maggiore controllo attraverso una nuova legge attualmente allo studio. Secondo Tomaselli queste misure hanno lo scopo di evitare che le aziende si nascondano dietro “costruzioni fittizie”. Se possibile, il Consiglio nazionale potrebbe decidere su queste modifiche alla legge il 26 marzo vienna.at segnalato.

Inoltre Tomaselli chiede un obbligo di pubblicità per le fondazioni e una normativa fiscale più severa per gli immobili di lusso. Viene criticato soprattutto il ruolo degli ex politici, come gli ex cancellieri Alfred Gusenbauer e Sebastian Kurz. Tomaselli sottolinea che i due erano strettamente legati a Benko e che è ora di rendere trasparenti i legami personali tra impresa e politica. Con il loro rapporto, i Verdi invitano anche i politici ad assumersi finalmente la responsabilità e ad affrontare le lamentele finanziarie derivanti da tali pratiche commerciali dubbie.